Stop alle partite in caso di cori razzisti, Ancelotti conferma: “il fenomeno va debellato, insultato anche Kean”

SportFair

L’allenatore del Napoli è tornato a parlare degli insulti razzisti, confermando come la sospensione sia la soluzione più adatta

Sento dire che Ancelotti non può dire di sospendere le partite, ma giuro che non l’abbiamo mai chiesto. Forse non mi faccio capire. Abbiamo solo detto che quando c’è un insulto territoriale o razziale, ma non solo contro il Napoli, la partita deve fermarsi temporaneamente“.

Ancelotti
Marco Alpozzi/LaPresse

Lo dice l’allenatore del Napoli, Carlo Ancelotti, nel corso di un evento all’Università ‘Vanvitelli’: “magari ci sarà un annuncio e poi dopo la partita ricomincia. Quando piove la partita si ferma temporaneamente? Ecco la stessa cosa per i cori. Nel 2000 ho aspettato due ore, possiamo aspettare anche dieci minuti per far raffreddare gli animi. Ho avuto la fortuna di lavorare all’estero per nove anni e queste cose sono state debellate, soprattutto da parte degli inglesi. E’ una cosa che l’Italia deve fare e non è tanto complicata. Purtroppo gli ignoranti e i maleducati continuano ad andare negli stadi e dovrebbero fare un corso di educazione, senso civico e rispetto. Non se ne può più. L’altra sera a Bologna anche Kean è stato insultato e non ha senso“. (Spr/AdnKronos)

Condividi