MotoGp – Petrucci e il retroscena sull’alleanza con Dovizioso: “ecco cosa mi ha confidato Andrea”

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Danilo Petrucci e quell’alleanza ‘egoista’ con Andrea Dovizioso: il retroscena del ternano della Ducati è davvero interessante

E’ stato presentato ieri il Mission Winnow Ducati Team: Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso hanno tolo i veli alla nuova Desmosedici Gp19 che guideranno nelle piste di tutto il mondo durante la stagione 2019 di MotoGp. Due compagni di squadra alleati sin dai primi minuti, Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci promettono di essere un team solido che farà faville in pista.

dovizioso petrucci ducatiIl ternano della Ducati ha raccontato un simpatico e curioso retroscena: “a dire la verità, io stesso ho chiesto ad Andrea perché mi stesse fornendo tanti consigli utili, perché mi stesse svelando i suoi segreti. Lui mi ha risposto di avere accettato di farlo per il fatto di essere… ‘egoista’. Mi ha confidato di vedere in me un grosso potenziale e di avere bisogno del mio contributo. ‘Tante volte io sarò in difficoltà e magari tu no; di conseguenza ho bisogno di un compagno di squadra forte, che mi faccia vedere come si possano fare le cose diversamente. Qualcuno che mi stimoli, anche con la moto da Cross, quando andiamo ad allenarci insieme’. È sempre una sfida la nostra, un target. Il bello è che me lo ha chiesto lui. ‘Ti va di migliorare? Se fai bene quest’anno, ti potrebbe cambiare la vita’. Non avendo nulla da perdere, la mia risposta è arrivata immediatamente: ‘certo!‘”, ha affermato a Motorsport Petrucci.

danilo petrucciIl nuovo compagno di squadra di Dovizioso ha poi raccontato i suoi cambiamenti in vista della nuova stagione: “mi sono trasferito a Forlì, ho cambiato metodo di preparazione, ho un nuovo psicologo cileno, mi alleno in maniera differente: non di più, bensì meglio. Ero già abbastanza a posto per quanto riguarda la capacità di reazione, i riflessi e la concentrazione, ma con il mental coach abbiamo iniziato a lavorare sulle emozioni, cercando di ovviare a quelle situazioni in cui vedi tutto nero. Piove? Non è un problema: hai tempo per te stesso, per leggere un libro, per completare una commissione rimasta in sospeso a casa. Il cervello va allenato come qualsiasi altro organo. Se non fai che lamentarti, ti concentri ossessivamente sull’1 per cento delle cose che vanno male anziché sul 99 che funziona. ‘Va bene, ma…’. ‘Sono contento, però…’. Invece, dovremmo cercare di ottenere il massimo con ciò che abbiamo dove siamo, nel ‘qui e ora’. Mi è stato inoltre domandato, a un certo punto: ‘Pensi di doverti allenare per le Olimpiadi o per la MotoGP?’. Questo perché per me era normale affrontare anche tre ore di training intensivo al giorno. Mi è stato però spiegato, proprio da Dovi, che avrei dovuto concentrarmi ‘sulla qualità’ e non ‘sulla quantità’ della preparazione fisica, focalizzandomi su ciò che mi serviva davvero. Alcune volte arrivato già stanco al week end di gara. Oggi sono regolarmente controllato da professionisti e tutte le persone che mi sono vicine vedono in me un netto miglioramento. Io ancora non posso dirlo, ma dovrò farlo vedere in pista quest’anno…“.

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