NBA, Kyrie Irving ammette: “ho chiamato LeBron per chiedergli scusa”

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Kyrie Irving ha ammesso i propri errori nel rapporto con LeBron James ai tempi dei Cleveland Cavs, quando di fatto gli voltò le spalle

Kyrie Irving è tornato sui suoi passi, chiedendo scusa a LeBron James per avergli voltato le spalle ai tempi dei Cleveland Cavs. Il play di Boston ha capito solo adesso cosa volesse dire la parola leadership, un peso enorme sulle spalle che prima era tutto su LeBron: “Per me è stata una cosa importante. Perché ho dovuto chiamare LeBron e dirgli scusa perché volevo essere un giovane giocatore che aveva tutto sulla punta delle dita. E pensavo che tutto mi fosse dovuto. Volevo essere il giocatore che avrebbe portato la squadra al titolo. Volevo essere il leader. Volevo essere tutto questo. LeBron è venuto a Cleveland ed ha provato a spiegarci come vincere un titolo. E’stata dura per lui. E non è facile tirare fuori il meglio dalla tua squadra”.

In merito alla recente sfuriata contro i compagni di Boston, Irving ha concluso: “Ho dato un cattivo esempio alla mia squadra puntando il dito contro di loro. Io voglio il meglio per la mia squadra ma non è quello che ho avuto il modo giusto per farlo. Avrei dovuto tenere le mie parole nello spogliatoio. Jaylen ha ragione. Devo fare la cosa giusta e non puntare dita contro dei miei compagni”.

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