Stirpe e De Laurentiis non se le sono mandate a dire a distanza, una polemica furente che ha visto Frosinone e Napoli protagoniste
Botta e risposta a distanza abbastanza duro tra Frosinone e Napoli, più precisamente tra i presidenti Stirpe e De Laurentiis. Il tutto è partito da un’intervista del patron partenopeo al New York Times. Parlando della nostra Serie A, De Laurentiis non è stato certo tenero con le cosiddette piccole: “Club come il Frosinone non attirano fan, né interessi, né emittenti nel campionato. Arrivano, non cercano di competere e tornano indietro. Finisci primo, prendi 100 milioni di euro, per esempio, da secondo guadagni 50 milioni e così via. Ma se finisci ultimo, paghi una multa. Il problema è che i piccoli team hanno gli stessi diritti dei più grandi. Perché il Frosinone dovrebbe avere una stagione in serie A, avere una fetta della pagnotta e quindi venire retrocesso? Se non possono competere, se finiscono per ultimi, dovrebbero pagare una multa. Non dovrebbero ricevere denaro per il proprio fallimento“.
Dura la replica di Stirpe ai microfoni di TuttoMercatoWeb: “Mi sembrano dichiarazioni di una persona che ha la sindrome di Napoleone. Nella vita ancora prima che nel calcio serve rispetto e io qua non ne vedo. Io i soldi nel calcio li ho sempre investiti, con quelli che ho ricavato dai diritti tv ci ho costruito uno stadio nuovo. Cosa che De Laurentiis non mi sembra abbia ancora fatto. Il perché di queste dichiarazioni non lo so, ci vedo solo una mancanza di rispetto da parte di gente cafona. E poi mi permetto di dire che non voglio neanche accettare consigli da chi non ha vinto praticamente niente negli ultimi anni“.