Il coach di Vincenzo Nibali commenta la preparazione dello Squalo in vista della nuova stagione ciclistica che lo vedrà protagonista al Tour de France ed al Giro d’Italia
A Cambrils (Spagna) si sta tenendo il secondo ritiro stagionale della Bahrain Merida. Tutta l’attenzione è puntata su Vincenzo Nibali, pupillo della team e punta di diamante della roaster della squadra araba. A commentare la preparazione dello Squalo, in vista degli appuntamenti con le gare dei prossimi mesi, Paolo Slongo.
“L’asticella dell’ambizione è posta molto in alto, ma è naturale che sia così. – ha spiegato il coach di Nibali a Gazzetta dello Sport – Può fare ad altissimi livelli sia il Giro sia il Tour. Nelle ultime stagioni, tranne una eccezione, lo Squalo era partito sempre in Argentina, a gennaio. Stavolta abbiamo voluto ‘stressarlo’ meno nella prima parte della stagione, considerando che in molte delle recenti annate ha fatto due grandi giri. Contiamo di arrivare, con gradualità, al top nei momenti chiave”.
“Un vero ‘stacco’ invernale era da tanto che non lo faceva. – ha continuato il trevigiano – Quasi non andava più neppure in ferie ‘vere’, salvo recarsi dai parenti suoi in Sicilia o nel Lazio della moglie. La mente restava sempre ‘collegata’. Stavolta ha fatto vacanza e ha ripreso con calma. Ci voleva, se pensiamo all’infortunio del Tour quando era stato bravissimo a bruciare le tappe del recupero”.
Ripercorrendo le emozioni del secondo posto al Lombardia, poi Slongo ha chiosato: “si è trattato di un risultato importantissimo. Abbiamo capito che quell’incidente in futuro non sarà un problema, Vincenzo non aveva più dolori e la prestazione è stata di altissimo livello. Anche per me, come allenatore, è arrivata una conferma fondamentale. C’è stata la consapevolezza mentale che è come prima, così con la testa è tranquillo. Noi non avevamo dubbi, ma ci sta che in lui un po’ di paura ci fosse. Il Lombardia gli ha fatto tornare il sorriso, è stata una vittoria. Così Nibali ha potuto passare un inverno sereno, senza stress”.
“Fisicamente, ha l’età migliore per la resistenza e la durata della prestazione nel tempo. – ha spiegato l’allenatore di Vincenzo – Senza dimenticare l’esperienza. E’ super-maturo per il doppio appuntamento. Stiamo curando particolari in passato un po’ trascurati, come la palestra: pesi, corpo libero, addominali, dorsali. A casa, tanto lavoro ‘a secco’ grazie a un centro di Lugano. Tutto l’allenamento è stato preparato senza assilli. Approccio ‘easy’, mentale e fisico. Inseriamo più ‘richiami’ di forza e di anno in anno si aumentano un po’ i carichi, sia il volume sia l’intensità. Il problema non è la resistenza, ma i cambi di ritmo in salita».
Sui dettagli dell’allenamento dello Squalo, infine Slongo ha precisato: “dalla Bmc è arrivato l’allenatore David Bailey, c’è la partnership con McLaren. Nella cronometro stiamo investendo tanto: aerodinamica, materiali, modo di lavorare. Nuovo metodo, più ‘aggressivo’. Simuliamo la gara già in allenamento a partire dal riscaldamento. Senza dimenticare che compagni nuovi come Dennis, Caruso e Tratnik hanno una attitudine maggiore a questo esercizio. E’ un punto cruciale. La tendenza è chiara, in salita i distacchi sono minori. La crono ti fa perdere o guadagnare di più. In questo ritiro, poi, stabiliremo quando e dove andare con Nibali in galleria del vento”.