Ciclismo, Nibali medita un sorprendente addio alla Bahrain: già in programma un incontro con un nuovo team

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Il corridore siciliano potrebbe lasciare la Bahrain-Merida al termine dell’attuale stagione, in programma un incontro con un nuovo team

La permanenza di Vincenzo Nibali alla Bahrain-Merida non è più così scontata, lo Squalo infatti medita l’addio al termine del 2019. Se fino a qualche mese fa non c’erano dubbi sulla continuazione del rapporto tra il corridore siciliano e la formazione voluta dal principe Nasser bin Hamad Al Khalifa, adesso gli scenari sembrano essere radicalmente cambiati.

Brent CopelandLa Trek-Segafredo si sarebbe interessata al futuro di Nibali, compiendo i primi passi verso un clamoroso colpo di mercato. Secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport, quella di oggi sarà una giornata molto importante, nel corso della quale lo Squalo incontrerà prima la realtà Segafredo, poi il manager della Bahrain Copeland, con cui verrà discusso il proprio futuro. In ballo il biennio 2020-2021, forse l’ultimo della carriera di Nibali, dal momento che ha da poco compiuto 34 anni. A spingere il siciliano verso un clamoroso addio mai prima d’ora paventato sarebbe la proposta di rinnovo avanzata dal suo attuale team, che ha offerto un solo anno di contratto a fronte della richiesta di due. Inoltre, si vocifera anche di un ritardo nei pagamenti che non è piaciuto allo Squalo, giustificato da Copeland con problemi amministrativi: “nessun problema, si è trattato semplicemente di un ritardo tecnico/amministrativo di cui erano state informate sia l’Uci sia la società di revisione Ernst&Young. Saremmo felici che Nibali continuasse con noi — continua Copeland — ma in questo momento non posso sbilanciarmi anche perché è entrata in società al 50% un’azienda di primissimo piano come la McLaren, che diventa parte in causa“.

Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

La Trek-Segafredo dal canto suo fa sul serio, proporrebbe infatti a Nibali un contratto biennale, con la possibilità di avere anche un ruolo dirigenziale dopo il ritiro. Lo seguirebbero inoltre il preparatore Paolo Slongo, il medico Emilio Magni e il massaggiatore Michele Pallini: un pacchetto dal costo complessivo di 3,5-3,7 milioni di euro a stagione. Per arrivare alla fumata bianca però, è fondamentale che sia la Trek che lo sponsor Segafredo siano convinti dell’operazione, compiendo i passi giusti per mettere le mani su Nibali. Il tutto dovrebbe decidersi prima del Giro d’Italia, a quel punto capiremo se lo Squalo avrà intenzione di indossare la quinta maglia in carriera dopo Fassa Bortolo, Liquigas, Astana e Bahrain-Merida.

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