L’ex corridore italiano ha postato su Facebook un messaggio particolare, con cui lancia la proposta di creare una squadra italiana che raccolga tutti i migliori ciclisti azzurri
La proposta è arrivata via social, ma Mario Cipollini è deciso a portarla avanti anche sfruttando l’appoggio del Governo. L’idea è quella di creare una squadra tutta italiana di ciclismo, che raccolga tutti i migliori corridori azzurri. Da Vincenzo Nibali fino ad Elia Viviani, passando per Gianni Moscon e Fabio Aru: un concentrato di talento e velocità, che dia vita ad un dream team imbattibile.
Nella sua analisi Cipollini appare convinto delle sue idee, deciso a portarle avanti per riportare il ciclismo italiano agli antichi splendori.: “parlando ieri di Moscon, mi affiora alla mente un mio concetto (progetto). La fuga di gambe dall’Italia” comincia Cipollini. “Questa Nazione con radici profondissime nella cultura ciclistica, patria di Campioni (fare l’elenco sarebbe troppo lunga), personaggi che hanno regalato a questo Paese gioie incredibili e immenso orgoglio nazionale. Pensiamo a Coppi e Bartali, cosa hanno acceso nell’immaginario collettivo Nazionale, dico immaginario perché in quegli anni i loro trionfi erano raccontati alla radio. Siamo un popolo di innovatori ed inventori, dunque mi e vi chiedo: il nostro mondo politico non potrebbe prendere in considerazione di organizzare un ‘Salvataggio Nazionale’ del ciclismo? Provo ad immaginare di riportare tutti i nostri atleti sotto il tricolore formando la più forte squadra mai vista al mondo… la butto lì: RAI (prendendo spunto da Sky), un progetto che coinvolga tutto il mondo ciclistico italiano a lavorarci. La prima squadra fatta dei nostri campioni attuali e dietro a cascata tutte le realtà giovanili in grado di convivere ed interagire. Immaginate i ragazzi in ritiro con Nibali e company con che velocità crescerebbero“.
Mario Cipollini poi prosegue: “siamo i migliori, i più storici e adesso il quarto mondo del ciclismo. Inaccettabile. Potrebbe esserci una fantastica cordata a lavorare a tutto questo, a salvare il ciclismo italiano non ci sarebbe soltanto Cassani! Da parte mia ci avevo già provato con Berlusconi, ma era tardi, stava già pensando di vendere il Milan. Oggi come sappiamo è tutto cambiato, abbiamo un Leader come Salvini che ama profondamente il proprio paese ed è uno appassionato di sport. Io faccio un appello a tutte le forze, sportive, industriali e di comunicazione per coinvolgerlo in questo progetto“.