Top&Flop Roma – Da Zaniolo a Dzeko: promossi e bocciati del girone d’andata 2018

SportFair

Le partite del girone d’andata della Roma si sono concluse fra luci e ombre: vediamo insieme i promossi e bocciati della prima metà di stagione in casa giallorossa

L’ultima partita del 2018 è passata agli archivi e con essa si è concluso il girone d’andata della Serie A2018-2019. In attesa del nuovo anno, nonché della prima partita del girone di ritorno, è tempo di tirare le somme, facendo il bilancio della prima metà di stagione. In casa Roma si guarda alle 19 partite appena passate con un po’ di rammarico, ma non troppo. Seppur ‘in ritardo’ per la corsa alla zona Champions League, la Roma resta ancora nelle zone alte della classifica nonostante i tanti punti persi per strada. I giallorossi hanno dovuto fare i conti con prestazioni altalenanti e ‘momenti no’ di qualche big, ma hanno scoperto anche qualche piacevole sorpresa. Ecco i Top&Flop di SportFair per il girone d’andata della Roma:

TOP

Zaniolo – Arrivato in cambio di Nainggolan con una valutazione piuttosto alta da parte dell’Inter. La piazza giallorossa non aspettava altro che il suo primo errore per poter dare addosso a lui e alla dirigenza. Peccato che dopo essersi preso il posto da titolare, essere diventato un giovane leader ed aver fatto più di una prestazione decisiva, ancora deve compierlo il suo ‘primo errore’. Centrocampista moderno che abbina fisico e tecnica, un colpo a sorpresa. ‘Hidden gem’

Pellegrini – Meno sorprendente di Zaniolo, ma è ugualmente una novità lieta in casa Roma. L’addio di Strootman gli ha spalancato le porte dell’11 titolare e lui si è fatto trovare pronto: fisico, tecnica e personalità con le quali ha conquistato anche la maglia della Nazionale. Il futuro è suo. ‘Capitan futuro 2.0’

Kluivert – Altro giovane davvero interessante e dal quale ci si aspetta grandi cose, non soltanto per il cognome che porta. Si pensava potesse giocare titolare, ma El Shaarawy e Under hanno difeso bene le loro posizioni sugli esterni. Abbiamo deciso di premiare lui comunque per la qualità che ha aggiunto in ogni occasione nella quale ha giocato. Giovanissimo e super talentuoso, la Roma ha messo le basi per il futuro e i nostri ‘top’ lo dimostrano. Tali scommesse pagheranno i giusti dividendi? ‘Da grandi cognomi derivano grandi responsabilità’

FLOP

Dzeko – Alla Roma mancano i gol del proprio bomber. È inutile girarci intorno, se una squadra vuole ambire a traguardi importanti ha bisogno di un attaccante da almeno 20 gol a stagione. Se dovesse continuare con le medie attuali, Dzeko arriverebbe in doppia cifra nelle più rosee delle ipotesi. Il bosniaco si è inceppato, sa come fare gol ma il gioco non di certo fluido della Roma non lo aiuta. Ci mette anche un po’ del suo e si innervosisce fin troppo spesso. Potrebbe essere l’ultimo anno nella Capitale per lui, andrebbe chiuso dignitosamente. ‘Inceppato’

Pastore – Un colpo importante in grado di portare esperienza europea, classe e qualità. Oppure rendersi evanescente e fastidiosamente inconsistente a quel livello che solo i giocatori sudamericani sanno toccare fino in fondo. Pastore è questo, prendere o lasciare: tecnica e scarso pragmatismo, applausi e fischi. Considerando l’età e lo stipendio (e la propensione agli infortuni), forse Monchi avrebbe potuto puntare su un altro profilo. ‘Senza garra’

Olsen – Il portiere svedese è un discreto giocatore, senza infamia e senza lode, un profilo low cost che potrebbe fare al caso di molte squadre che non hanno grandi ambizioni al di là di un piazzamento europeo. Il paragone con Alisson era tanto scontato quanto spietato e forse, ai primi errori, ha pagato fin troppo. A nostro avviso comunque c’è di meglio e passare da Szczesny, ad Alisson ad Olsen è stato un passo indietro. ‘Scontato all’Ikea’

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