Dopo la medaglia d’argento ai Mondiali 2018, la centrale bresciana è ritornata ad indossare la maglia dell’Imoco Volley Conegliano. Niente discoteche e programmi tv per lei, ma solo studio universitario e tanti libri thriller in attesa di tornare in uno dei luoghi a lei più cari: la sua casa al lago
A vederla in campo, circondata da colleghe esuberanti, attira l’attenzione per il suo modo di fare pacato e misurato, per il suo non risparmiarsi durante le azioni di gioco senza mai esagerare nel festeggiare un punto, per lo sguardo serio e concentrato, che si accende quando un suo muro o un suo attacco vanno a segno. Conoscendola si rimane piacevolmente sorpresi quando ci si rende conto che Anna Danesi è effettivamente uno di quei casi in cui l’apparenza non inganna.
Dopo l’impresa d’argento, il ritorno in Italia e pochi giorni da passare a Roncadelle in famiglia, per poi ripartire subito per Conegliano ed iniziare il campionato: “ormai è un’abitudine passare da una maglia all’altra. Poi è il mio terzo anno con l’Imoco quindi reinserirsi in squadra è stato facile. Ho dovuto solo rimettermi in sintonia con la palleggiatrice”.
Uno dei luoghi a cui Anna è più legata e a cui lei si sente più vicina è la sua casa al Lago di Garda. Quei luoghi dalla bellezza suggestiva e silenziosa, pieni di colori, vita e suoni, parlano di lei: “la mia casa al lago è il luogo che più mi rappresenta, la mia famiglia possiede quella casa da 20 anni, da prima che nascesse mia sorella. Quando sono lì mi piace molto leggere, specialmente nel giornate di sole; adesso con l’impegno degli studi ho meno tempo da dedicare alla lettura e, per questo, ho già acquistato il kindle”.
Anna infatti sta per terminare la facoltà di “Scienze Motorie”: “l’esame che mi è piaciuto di più? Psicologia dello Sport”, risponde senza pensarci un istante. Non si fa fatica a crederle quando, parlando dei suoi difetti, sottolinea: “sono troppo buona, me lo dice anche mio padre; quando giocavo nelle giovanili mi ricordo che, dal campo, cercavo sempre i miei genitori sugli spalti e lo vedevo che mi raccomandava, a gesti, di essere grintosa. D’altra parte sono una persona che non parla tanto ma, quando lo fa, le cose le dice con franchezza”.
In effetti, mentre altri sportivi amano esprimere spesso la propria opinione, Anna non è una persona che parla frequentemente ma, quando dice il suo parere, i suoi interventi sono sempre meditati, diretti e convincenti: “nel corso degli anni che verranno spero di riuscire a conservare la mia pacatezza e tranquillità, il mio cercare di non litigare mai con nessuno. Confrontandomi con il passato, invece, direi che, nonostante i mille sacrifici che ho fatto (e a volte, guardandomi indietro, mi chiedo “Ma come ho fatto?!) potrei dire a me stessa che le mie scelte sono state giuste”.
La “forza tranquilla” di quest’atleta, che, come il lago che ama tanto, trasmette serenità e calma, insieme al suo carisma e alla sua sensibilità introspettiva, rendono Anna Danesi una delle giocatrici più interessanti e rappresentative dell’attuale movimento pallavolistico femminile in Italia.