Ciclismo – Giro o Tour? Fabio Aru s’interroga sul da farsi: “la Grande Boucle è più adatta a me”

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Fabio Aru pensa al 2019, il ciclista della UAE Emirates ed i suoi dubbi sul calendario delle gare da disputare nella nuova stagione

Fabio Aru, dopo la deludente stagione 2018, si vuole riscattare provando a correre le corse più importanti dell’anno che sta per iniziare. Il ciclista sardo è ancora indeciso sul da farsi e rimanda ancora la programmazione del calendario delle competizioni alle quali sarà in start list. “Corro qualche tappa a Maiorca, poi Algarve a Catalogna dove vorrei essere competitivo. La squadra a gennaio dirà il resto. Fare proclami ora serve a poco”: ha detto a Gazzetta dello Sport il corridore della UAE Emirates. “Se guardiamo le caratteristiche tecniche il Tour è sicuramente più adatto a me del Giro, dove ci sono tre tappe a cronometro che non sono certo la mia specialità. – ha continuato Fabio Aru dando indizi su ciò che potrebbe scegliere di correre nel 2019 – Certo, il cuore non ho mai nascosto che dice Giro. Vedremo“. “A Tarragona, nel primo ritiro del team – ha ammesso il corridore – mi sono trovato molto bene. Tecnici di due università, quella del Colorado e quella di Cape Town, lavoreranno assieme. Sono molto professionali. Che cosa cambia per me nel quotidiano? Niente”.

Jotxean Matxin Fernandez, team manager del club emiratino, ha poi chiarito al quotidiano sportivo altri dettagli della stagione che Aru affronterà: “le prime due corse serviranno a Fabio per ricominciare senza nessuno stress e con la fiducia totale del team. Dal Catalogna dovrebbe cominciare a essere un pochino competitivo. Da lì poi farà allenamenti specifici per essere al top al Giro. Il suo desiderio di Tour? Eventualmente ne parleremo più avanti. Nel dettaglio non so come e cosa cambia nella preparazione di Fabio. Non lo controllo, non è nei miei compiti. Anche la stagione scorsa era così. So solo che abbiamo ritardato un po’ tutto per lasciarlo più tranquillo. Vedrete che i risultati non mancheranno. ne sono certo”. 

 

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