Grande spettacolo e verdetti clamorosi sul ring del King Saud University Stadium di Riad (Arabia Saudita): ecco i risultati di WWE Crown Jewel
La WWE lascia i confini americani per sbarcare in Arabia Saudita. Nello splendido scenario del King Saud University Stadium di Riad, le stelle del wrestling illuminato la notte di Crown Jewel. Un anno dopo ‘The Greatest Royal Rumble‘, la WWE torna nel Paese mediorientale per uno show eccezionale capace di contenere tante fra le più grandi superstar del presente e le leggende del passato. Novità, storica, introdotta appositamente per il PPV, è la Coppa del Mondo, il trofeo che eleggerà il miglior wrestler al mondo e verrà assegnata al termine di un torneo, i cui match si svolgeranno, in successione, durante la serata.
Il kickoff che precede lo show principale vede subito il primo titolo in palio: quello degli Stati Uniti, difeso da Shinsuke Nakamura dall’assalto di Rusev. Il bulgaro riesce a far prevalere la sua forza fisica sullo Strong Style di Nakamura e applica l’Accolade sulla superstar asiatica. Nakamura riesce a liberarsi con un colpo basso e connette la Kinshasa decisiva per la vittoria.
Lo show vero e proprio inizia con l’entrata del leggendario Hulk Hogan nelle vesti di presentatore. Il primo match della main card è anche il primo incontro valevole per la WWE World Cup. Si sfidano due stelle che hanno fatto la storia della federazione di Stamford: Randy Orton e Rey Mysterio. Il luchador mascherato, tornato in pianta stabile in WWE, riesce a beffare ‘The Viper’ grazie ad un roll up e a prendersi la vittoria. Al termine del match Randy Orton perde letteralmente la testa e attacca Rey Mysterio, prima con un RKO e poi brutalizzandolo fuori dal ring.
Nella seconda sfida, The Miz affronta Jeff Hardy in un match che mette di fronte tutta l’astuazia e il bagaglio di scorrettezze del ‘Magnifico’, contro l’agilità di Jeff Hardy. Il ‘Cavaliere del vento’ prende più volte il sopravvento durante l’incontro, grazie alle sue manovre spettacolari, ma a trionfare è The Miz che trasforma una Twist of Fate in una devastante Skull Crashing Finale.
Il terzo match della serata è anche il primo relativo alle qualificazioni per il roster di Raw. Seth Rollins deve dar fondo a tutta la sua agilità per avere la meglio su Bobby Lashley. ‘The Architecht’ evita la Spear del ‘Dominatore’ con un salto eccezionale, facendolo sbattere contro il paletto. Tale dinamica apre la strada per lo Stomp decisivo con il quale Lashley è costretto a capitolare.
Il quarto match della serata e anche l’ultimo valevole per i quarti di finale della Coppa del Mondo. Kurt Angle, medaglia d’oro olimpica ad Atlanta 1995, affronta Dolph Ziggler accompagnato da Drew McIntyre. Match davvero combattuto, grazie ad un Kurt Angle che dimostra di essere ancora in perfetta forma. L’eroe olimpico mette più volte in difficoltà Ziggler che però riesce a prendersi l’ultima parola: dopo aver resistito ad Angle Slam ed Angle Lock, Ziggler fa finire l’avversario contro il paletto e lo mette ko con la ZigZag.
Pausa temporanea dagli incontri della World Cup, va in scena il match per il titolo di Campioni di Coppia di SmackDown. Il The Bar con Big Show al seguito, difende la cintura dall’assalto del New Day. Match che si combatte sul filo di lana, con entrambe le coppie che si scambiano il controllo del ring, tanto in singolo, quanto con le manovre di coppia. A spezzare l’equilibrio è l’interferenza di Big Show che, non visto dall’arbitro, colpisce Big E con un pugno e serve l’assist a Sheamus per il Brogue Kick decisivo.
I match validi per la World Cup riprendono con la prima semifinale che vede scontrarsi Rey Mysterio e The Miz. L’incontro è uno dei più avvincenti della serata, nonostante il luchador mascherato porti i segni del precedente attacco di Randy Orton che lo costringe più volte ad abbassare i ritmi. The Miz riesce dunque a capitalizzare ogni occasione utile in cui Rey Mysterio è costretto a decellerare: il Magnifico evita la prima 619 e la trasforma in una Skull Crashing Finale, aiutandosi con il paletto, ma non chiude l’incontro. Mysterio riesce ad eseguire la sua finisher pochi minuti dopo, ma al momento della Frogh Splash decisiva perde qualche secondo utile che permette a The Miz di alzare le ginocchia. L’impatto costa caro al messicano che si arrende all’1-2-3 decisivo.
Si alza il tasso di spettacolarità per la seconda e ultima semifinale della Coppa del Mondo. Dolph Ziggler e Seth Rollins danno vita ad un match eccezionale, impossibile da pronosticare fino alla fine. Nonostante i due siano acciaccati (Dolph alla caviglia e Seth al collo), mostrano una condizione fisica, al secondo match della serata, a dir poco invidiabile. Si sprecano le mosse caratteristiche dei due atleti: dalla Fame Asser alla King Slayer, passando per la ZigZag e il Suicide Dive. Quest’ultima mossa Seth Rollins decide di indirizzarla contro McIntyre (fuori dal ring) per metterlo ko ed evitare una sua interferenza. Seth va a segno e sale sul paletto per una manovra aerea, ma l’intervento di McIntyre, non visto dall’arbitro, lo fa crollare rovinosamente sul ring. Dolph Ziggler capitalizza la situazione con un Super Kick che gli vale l’accesso in finale.
Prima della finalissima, c’è spazio per l’ennesima resa dei conti fra AJ Styles e Samoa Joe. Match brutale, come tutti quelli del recente passato fra i due. La contesa spazia dalle manovre tecniche di AJ Styles, che delizia il pubblico con Pele Kick, Phenomenal Forearm ed altre mosse ad alto contenuto di spettacolarità, alla forza bruta di Samoa Joe che risponde colpo su colpo. A volte però ogni strategia viene messa da parte e il match diventa una scarica di chop, pugni e calci senza controllo. Nel finale la sfida di fa più tecnica: né il Calf Crusher, né le Coquina Clutch costringono uno dei due contendenti ad arrendersi. Serve un Phenomenal Forearm, su un Samoa Joe ormai esausto, a porre fine alla contesa e regalare il successo ad AJ Styles.
Dopo il titolo di SmackDown, ad essere messo in palio è il titolo di Raw, reso vacante dopo il ritiro di Roman Reigns. Si affrontano due pesi massimi del ring: Brock Lesnar e Braun Strowman. Prima che la contesa inizi, Baron Corbin interviene a favore di The Beast: il gm di Raw colpisce Strowman con la cintura e lo mette ko. Lesnar connette dunque una prima F-5 sul ‘Mostro che cammina fra gli uomini’, ma non riesce ad ottenere il conto di 3. Ne seguono altre due, ma Strowman alza la spalla al 2. Ne segue una quarta, questa volta fuori dal ring, ma Strowman riesce a tornare sul quadrato appena in tempo. Il gigante evita un’altra F5, provando ad abbozzare una reazione, ma Lesnar riesce poco dopo a connettere la quinta F5, alla quale, nessun essere umano potrebbe resistere. Nemmeno Braun Strowman: 1-2-3 decisivo, se non è uno squash, unicamente per l’intervento di Corbin, è davvero qualcosa che gli somiglia molto, in maniera scioccante.
È finalmente il momento della finalissima del torneo che assegna la Coppa del Mondo. Si affrontano i due vincitori delle due semifinali: Dolph Ziggler e The Miz, i rispettivi rappresentati di Raw e SmackDown. Con a bordo ring i due gm, Baron Corbin e Shane McMahon, il match prende il via, ma dura ben poco. The Miz è costretto ad abbandonare la contesa, dopo essersi infortunato alla caviglia. L’annunciatore sta per decretare la vittoria a tavolino di Dolph Ziggler, ma Shane McMahon si offre di lottare al posto di The Miz. Shane parte forte e mette Ziggler alle corde, un’interferenza di Baron Cobin però gli costa la ZigZag dell’1-2 e … nulla, kick out. Ziggler è fisicamente provato dai due match precedenti e non riesce a chiudere, dunque Shane prende il sopravvento: DDT, poi Rocket Launche e Ziggler che finisce contro il paletto e sbatte la testa. È la posizione ideale per il Coast to Coast: Shane va a segno e si prende un’incredibile conto di 3. Shane McMahon è, clamorosamente, il primo Campione del Mondo nella storia della WWE. L’ultimo incontro infine, ha messo di fronte la D-Generation X e The Brothers of Destruction, vale a dire Triple H e Shawn Michaels contro Kane e The Undertaker. Ebbene, la D-Generation X si è aggiudicata il faccia a faccia tra leggende, al termine di un incontro davvero ricco di colpi di scena: due Sweet Chin Music di Shawn Michaels in fila, una su Undertaker e l’altra su Kane, sono state fatali ai Brothers of Destruction, che dunque hanno perso l’incontro dopo il Pedrigree di Triple H che è valso la vittoria alla D-Generation X.