ATP Finals, Federer commenta la querelle sul raccattapalle: “mi ha penalizzato! Ecco cosa ho detto a Zverev”

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Roger Federer molto signorile nel commentare quanto accaduto durante la semifinale contro Zverev: le parole dello svizzero sul caso del raccattapalle

Roger Federer, dopo la sconfitta alle ATP Finals contro Zverev in semifinale, ha parlato del discusso caso del punto rigiocato nel tie-break del secondo set per richiesta del tedesco. Una pallina è caduta dalle mani del raccattapalle, causando un problema non da poco: “Cosa intendi dire (Federer al giornalista, ndr), se mi ha penalizzato? Certo che lo ha fatto. Il punto è stato ripetuto. Ha fatto ace quindi sì che mi ha penalizzato. Non so quali siano le regole. Penso solo che stavo cercando di pensare a cosa avrei fatto nella sua posizione. È dura fermare lo scambio perché non so se sia una decisione dell’arbitro o no quindi probabilmente avrei continuato a giocare, a meno che la palla non fosse arrivata veramente in campo. Voglio dire, è una chiamata molto difficile. Io non ho visto, l’arbitro non ha visto. Ma una volta che il raccattapalle ha detto quello che è successo, il giudice di linea ha confermato, l’arbitro gli crede, perché è ovviamente vero, che c’è da fare? È normale ripetere il punto in quel momento. Era ovviamente una chiamata importante. Invece di essere nello scambio in una buona posizione, subisci un ace e sì, fa la differenza. Avrebbe potuto fare la differenza ma parlarne adesso rende tutto ipotetico“.

Ma non è tutto, Federer prosegue:”Sono solo circostanze sfortunate. Sono cose che capitano. I fischi non mi piacciono mai. Li sentiamo in altri sport per tutto il tempo, ma nel tennis è raro. Quindi quando succede, diventano attacchi personali e li accusiamo. Sascha non lo merita. Si è scusato con me a rete. ‘Stai zitto, gli ho detto. Non hai bisogno di scusarti con me qui. Congratulazioni per la grande partita e il grande torneo fatti fino ad ora. Ti auguro il meglio per la finale’. Voglio dire, le regole sono regole. Si rigioca il punto. Andiamo avanti. Non sto mettendo in discussione la sportività di Sascha in alcun modo. Penso che, come ho detto prima, sia stata una mossa audace di Sascha fermare lo scambio perché l’arbitro può dire ‘scusa, amico, sei nello scambio. Non mi interessa. Hai perso il punto. Non ho visto’. Non so come sia la regola. Ho sempre pensato che fosse la decisione di un arbitro, non la decisione di un giocatore. In pratica interrompiamo lo scambio tutte le volte che le palline disturbano, ma in quel tipo di circostanza, è stata dura per tutti, anche per Sascha. Spero che il raccattapalle riuscirà a dormire stanotte“.

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