Austin Rivers, protagonista insieme agli Wizards di un inizio di stagione poco esaltante, spiega cosa stia andando storto dalle parti di Washington
“Vincere non è mai facile, a meno che tu non sia gli Warriors”, si è presentato così Austin Rivers dopo la sconfitta dei suoi Wizards contro i Mavericks. Eppure, visto il pessimo inizio di stagione da 2 vittorie e 8 sconfitte, dalle parti di Washington i problemi sembrano essere ben diversi dal non avere Curry e Durant in squadra. Lo sa bene anche Austin Rivers che analizza così, ai microfoni di ESPN, il momento della squadra dopo il ko contro Dallas: “non c’è niente di bello nell’inanellare sconfitte. Forse abbiamo pensato: ‘da adesso tutto funzionerà perché siamo un gruppo di talento’. Tuttavia, raccogliere vittorie nella NBA è difficile se non sei i fottiti Warriors. Per tutti gli altri è complicato e bisogna lottare ogni sera. Non era coach Brooks a dover sistemare qualcosa. Se notate, abbiamo messo in campo la stessa difesa nella prima e nella seconda metà di gara. Com’è stato possibile rientrare in corsa? Molto semplice, giocavamo duro, duri come la merda. Lo sforzo sistema tutto, la difesa è in gran parte questo. Anche la comunicazione ha un ruolo importante, ma quando giochi con intensità gli errori vengono mascherati. Ho fatto parte di franchigie che non brillavano per talento in termini assoluti, ma se metti grinta ti metti nella condizione di poterci provare sempre”.