Un derby per scacciare gli incubi, Genoa e Samp regalano spettacolo all’ombra del Ponte: Piatek risponde a Quagliarella

  • Tano Pecoraro/LaPresse
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SportFair

In una partita piena di significati, Genoa e Sampdoria regalano una serata piena di spettacolo che si conclude con un pareggio esaltante

Una tragedia alle spalle, incubi nella mente e sorrisi da ritrovare. Il derby di Genova serve anche a questo, a regalare momenti di gioia e spensieratezza ad una città che ancora fa i conti con il recente passato.

Tano Pecoraro/LaPresse

Il calcio come metafora di evasione, come via d’uscita da una realtà dura e cruda che obbliga ad affrontare paure ed incertezze. Sul rettangolo verde tutto scompare, come accade in questa notte esaltante: colorata da due tifoserie davvero di altro livello. Genoa e Sampdoria scendono in campo per fermare l’emorragia di sconfitte, tre consecutive per parte prima di oggi e una classifica sempre più deficitaria. Sulle tribune è uno spettacolo puro, così come i primi minuti di gioco, caratterizzati dal colpo di testa di Quagliarella che vale il vantaggio doriano. Il Genoa accusa il colpo ma riparte di slancio, trovando dopo dieci minuti il pareggio. Piatek scappa via ad Andersen e subisce il fallo di Audero in area. Calcio di rigore e trasformazione perfetta del polacco, che sale a dieci gol in stagione. L’intensità e l’agonismo salgono di minuto in minuto, le occasioni fioccano soprattutto a favore del Genoa, che non riesce però a trovare il pertugio giusto per battere Audero.

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Giampaolo e Juric ci provano in tutti i modi a piegare a proprio favore la contesa, ma le due difese fanno buona guardia rintuzzando le azioni offensive degli avversari. Nel finale c’è tempo per l’ultima occasione sui piedi di Miguel Veloso, prima del triplice fischio di Doveri che mette fine ad una partita speciale, una partita servita per ritrovare il sorriso dopo una tragedia che Genova ha tutta l’intenzione di superare.

 

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