L’attaccante del Chelsea ha parlato degli ultimi mesi della scorsa stagione, rivelando di essersi trovato vicino al baratro
Momenti bui, mesi complicati messi finalmente alle spalle grazie alla propria forza di volontà. Alvaro Morata ce l’ha fatta, riuscendo a riappropriarsi della propria vita e della propria carriera, messa a repentaglio da un infortunio che lo aveva letteralmente… ucciso dentro.
L’attaccante spagnolo si è lasciato andare ad una confessione ai microfoni del ‘The Guardian‘, raccontando alcuni retroscena relativi agli ultimi mesi della scorsa stagione: “la cosa più importante è che, finalmente, ho trovato la strada giusta e la mia testa è ok. Nel calcio la condizione fisica è molto importante ma la testa lo è molto di più. Se non hai la testa, se la mentalità non è buona, allora sei nei guai. Ora fortunatamente sto meglio. Nessuno tranne mia moglie, sa quanto è stato difficile l’anno scorso e la passata stagione. Ora sto bene, ma nell’ultimo mese dell’anno scorso ero davvero molto vicino al baratro. Non poteva andare peggio di così. Quando tocchi il fondo, l’unica cosa che puoi fare è tornare indietro e provare a risalire. Ci ho messo molto tempo per farlo, perché ho avuto un infortunio e quando giocavo non ero in forma, ma ora mi sento bene. Ho avuto un periodo in cui tutto andava storto e ad esempio se pioveva, ero arrabbiato perché pioveva e davo la colpa alla pioggia se sbagliavo un gol e non segnavo. Erano solo scuse e questa non era una cosa buona. L’infortunio, mi ha letteralmente ucciso, perché i medici non sapevano cosa avessi. Era tutto strano. A volte, quando sai di essere fuori per un mese, è ok nella tua testa, perché sai che è un mese. Ma quando stai cercando di dare il meglio e non sei nel tuo momento migliore, è difficile. Tutti possono avere un momento difficile, anche quando sei famoso capita. Le persone credono che vada sempre tutto bene, e invece non è così“.