Crown Jewel rischia di essere cancellato: situazione complicata in Arabia Saudita a causa di un torbido caso di cronaca, scende in campo la politica USA. La WWE valuta la situazione
Il prossimo 2 novembre, la WWE ha in programma un evento di portata mondiale: Crown Jewel, il PPV che si terrà a Riyadh, in Arabia Saudita, un anno dopo il grande evento The Greatest Royal Rumble. Diversi milioni spesi, il ritorno di grandi superstar del passato, la prima Coppa del Mondo di Wrestling, una promozione dell’evento su vasta scala: il tutto potrebbe andare in fumo. Il motivo è legato ad un torbido fatto di cronaca che ha scosso l’opinione pubblica mondiale, quello legato alla morte del giornalista Jamal Khashoggi, oppositore del regime saudita e per questo, si dice, assassinato. Il caso ha creato più di un grattacapo alla WWE, sempre attenta alla sua immagine, tanto negli USA quanto al di fuori dei confini statunitensi.
Anche la politica a stelle e strisce è scesa in campo, con il Senatore democratico Chris Murphy che ha dichiarato: “mi auguro che la WWE possa ripensare al loro rapporto con l’Arabia Saudita, soprattutto per quanto riguarda eventi in arrivo nelle prossime settimane come WWE Crown Jewel. Il caso legato a Jamal Khashoggi, se questo omicidio si fosse verificato come sembra, è un attacco sfrontato alla libertà di stampa e uno schiaffo in faccia agli Stati Uniti“.
La WWE sta valutando con attenzione la situazione: il tempo stringe e gli interessi in ballo sono molto importanti. Un eventuale cancellazione dell’evento o, come molte testate americane hanno consigliato, un suo spostamento di sede, potrebbe portare all’interruzione della partnership siglata fra WWE e Arabia Saudita, con tutte le conseguenze, istituzionali ed economiche del caso.