Basket, 38 denunce dopo la rissa in Virtus Bologna-Varese

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Virtus Bologna-Varese, scattano le denunce dopo la rissa nello scorso campionato di Serie A: 38 i denunciati dalla polizia

Trentotto ultras del basket denunciati dalla polizia per gli scontri avvenuti il 22 aprile scorso, poco prima dell’inizio della partita tra Virtus BolognaVarese. Di questi, 32 sono tifosi della squadra lombarda e 6 di quella emiliana, accusati a vario titolo dei reati di rissa e lesioni personali aggravate, porto e utilizzo di oggetti atti a offendere e uso ingiustificato di strumenti atti a rendere difficoltoso il riconoscimento in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Per i due tifosi del Varese, simpatizzanti del gruppo di estrema destra ‘Comunità Militante dei Dodici Raggi’, è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Secondo quanto ricostruito dalla Questura di Bologna, una trentina di ultras del gruppo ‘Arditi Varese’, ritenuto compagine vicina agli ambienti dell’estrema destra, poco prima del match del 22 aprile, giunti nei pressi del Paladozza di Bologna, erano scesi, armati di spranghe, catene e altri oggetti contundenti, dai loro mezzi, ingaggiando una violenta contrapposizione con alcuni appartenenti alla tifoseria rivale.

Nel corso della violenta rissa un tifoso bolognese era stato accoltellato alla gamba sinistra da un ultrà varesino, riportando una ferita giudicata guaribile in 10 giorni. L’immediato intervento della Polizia aveva quindi permesso di bloccare tutti i tifosi varesini, identificati e sottoposti a perquisizione personale e dei mezzi, all’esito della quale era stato rinvenuto e sequestrato un consistente quantitativo di materiale atto a offendere, tra cui catene, mazze, manganelli telescopici e coltelli. In aggiunta alle denunce, 10 tifosi hanno ricevuto un Daspo, con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. (Adl/Adnkronos)

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