Filippo Magnini commenta le accuse di doping all’Overtime Festival
“Lo sport è un gioco ma soprattutto fatica e sacrificio. Le accuse di doping? Posso camminare a testa alta, ho le spalle molto grandi. E sicuramente non cambierei nulla di quello che sono riuscito a fare in questi anni”. E’ un Filippo Magnini estremamente determinato e motivato quello visto ieri sera a Macerata, in occasione del suo intervento a Overtime Festival.
“Il nuoto è stato la mia vita per 27 anni – ha dichiarato l’atleta pesarese, due volte campione del mondo nei 100 metri stile libero – Devo dire che la scelta di dire basta è arrivata a mio avviso nel momento più opportuno. Adesso ho molto più tempo libero, anche per andare al cinema o fare la spesa. Le delusioni e il doping? Parlerò soltanto nelle sedi più opportune. Di momenti infelici ne ho avuti tanti, molto più delle vittorie ma rimango per fortuna il secondo personaggio più medagliato del nuoto italiano. Il primo, come ben sapete, è Massimiliano Rosolino”.
Infine un prezioso consiglio ai giovani di oggi: “dovete necessariamente muovervi e fare sport. Lo sport a certi livelli può risultare stressante ma nel contempo lo sport è vita. Vita allo stato puro. E devo dire che i ragazzi che praticano attività agonistica hanno di certo una marcia in più rispetto agli altri”. Lo sport è anche una sfida. A proposito di sfide Filippo Magnini dovrà affrontare tra qualche giorno, nelle apposite sedi, la partita del doping, per via di alcuni presunti rapporti con il medico nutrizionista Guido Porcellini. “Sappiamo in Italia come vanno queste cose. Sono tranquillissimo, cercherò di chiudere al più presto questa triste vicenda”.
Daniele Bartocci