Nell’ambito dell’incidente che ha visto protagonista Nibali al Tour de France, la Procura di Grenoble lo ascolterà come persona offesa e informata sui fatti
La cinghia che si aggancia alla bici, la rovinosa caduta e la frattura di una vertebra. Fotogrammi che Vincenzo Nibali difficilmente cancellerà, un Tour de France terminato anzitempo il 19 luglio sull’Alpe d’Huez, dove lo Squalo ha dovuto fare i conti con la sfortuna e con la disattenzione di un fotografo.
La storia però è tutt’altro che finita, infatti il corridore siciliano ha sporto denuncia contro ignoti per lesioni e verrà ascoltato dalla Procura di Grenoble il prossimo 10 novembre, insieme al suo legale Fausto Malucchi. L’interrogatorio potrebbe avvenire in una località più vicina al confine con l’Italia, forse Modane, per agevolare Nibali ed evitargli un lungo viaggio. Gli inquirenti hanno già acquisito le testimonianze di italiani che si trovavano sul luogo dell’incidente, analizzando anche le immagini del contatto costato la rovinosa caduta a Vincenzo. Prima di presentarsi in Francia, il siciliano partirà per Zanzibar, per trascorrere un periodo di riposo con la sua famiglia. Il 4 novembre poi tornerà a gareggiare al criterium di Saitama mentre a dicembre comincerà il ritiro sull’isola di Hvar, in Croazia. Il secondo, infine, sara a gennaio a Cambrils, nel sud della Catalogna.