Il corridore sardo appare alquanto preoccupato per le prestazioni di quest’ultimo periodo, una situazione che non lascia presagire nulla di buono
In una tappa in cui ci si aspettava il ruggito di Fabio Aru, a tagliare il traguardo per primo è stato Thibaut Pinot, abile a staccare tutti e a prendersi la quindicesima frazione della Vuelta di Spagna.
Niente da fare per il corridore sardo, costretto ad inseguire e a chiudere 23° con un ritardo di cinque minuti e diciannove secondi dal vincitore. Una debacle vera e propria, che il Cavaliere dei Quattro Mori ha commentato amaramente: “dopo la giornata positiva di sabato, ho vissuto una tappa non buona, come purtroppo già capitato altre volte durante questa stagione” le parole di Aru affidate ad un comunicato della UAE. “Ho sensazioni abbastanza altalenanti, spero di riuscire a trovare continuità da qui alla fine e magari qualche giornata buona, anche se so che non è facile“.
Preoccupato anche il commissario tecnico Davide Cassani che, a poche ore dalla fine della quindicesima tappa, ha espresso per telefono la sua delusione per il risultato ottenuto da Aru: “Eh sì, stavolta male“. Dichiarazioni che, a pochi giorni dal Mondiale di Innsbruck, non sembrano prevedere davvero nulla di buono.