Il team manager Matxin ha svelato i motivi che hanno determinato la caduta di Fabio Aru nella diciassettesima tappa della Vuelta
Una caduta singolare, arrivata a 70 km/h in una discesa della diciassettesima tappa della Vuelta 2018. Fabio Aru e Pernsteiner sono a terra, ma se l’austriaco inforca subito la sua bici e riparte, il sardo ci mette un po’ a mettersi in piedi.
Smorfia di dolore sul viso e tanti graffi sul fondo schiena, dovuti all’impatto con l’asfalto. Un incidente davvero tremendo, spiegato nei dettagli da Matxin, il team manager della Uae: “gli si è incastrata la catena sull’11 e con la mano l’ha tirata per sbloccarla e metterla sul 12. Nel guardare sotto, a 70 all’ora è caduto. La reazione di Aru? Ok, non è stata bella. Ma è stata una reazione di pancia. E’ andato giù a quella velocità, con le pulsazioni a 200. S’è spaventato, lo capisco. Cosa avrebbe detto qualsiasi altra persona o corridore? Caspiterina?“.