VIDEO DEL GIORNO

US Open – McEnroe difende Kyrgios: “si prende i suoi rischi! Gli altri giocatori giocano semplice, poi hanno il rimorso”

SportFair

John McEnroe ha difeso Kyrgios dopo l’eliminazione dagli US Open: l’ex tennista americano ha spiegato di apprezzare il modo di ‘osare’ presente nei colpi di Nick, difficile da vedere in altri tennisti

Appuntamento col destino rimandato, ancora una volta. Nonostante Nick Kyrgios sia, a detta di molti addetti ai lavori, uno dei migliori talenti in circolazione, la sua bacheca è ancora povera di trofei, particolarmente quelli che contano. Lo ha ammesso lo stessi Nick dopo la sconfitta contro Federer, non di certo l’ultimo, arriato, nei sedicesimi degli US Open. A far storcere il naso è però il suo modo di giocare che oscilla fra la svogliatezza più totale al divertimento quasi irriverente: in entrambi i casi, di serietà, ce n’è poca. Eppure Kyrgios ha i colpi da vero campione e soprattutto, magari anche inconsciamente, ha il coraggio di osare. Caratteristica che, secondo John McEnroe, va premiata. Nel corso di una recente intervista infatti, l’ex tennista americano ha spezzato una lancia a favore di Kyrgios dichirando: “Nick mi piace come persona. Ma alcuni dubbi legati al suo impegno sono giustificati. Devi dare il 100% per potertela giocare con i migliori. Ci pensavo mentre giocava quei colpi. Gli altri tennisti tirano il colpo che ti aspetti tirino, e poi se perdono il punto pensano ‘beh, forse avrei dovuto giocare un colpo alla Nick’. Lui fa il contrario. Gioca un colpo estemporaneo, ma se non vince il punto forse si dice ‘beh, avrei dovuto tirare un colpo normale’. Semplicemente fa il contrario. Ed è anche molto bravo a tirar fuori quei colpi assurdi. Chiaramente, sul 40-15 (sul 5-5, 3° set, ndr), avrebbe dovuto giocare un dritto normale a campo aperto, invece ha scelto di giocare la smorzata, il che alla fine gli è costato la partita. È ovvio che quando uno gioca in quel modo e perde, ti viene da biasimarlo di più, ma quello è semplicemente il suo modo di giocare”.

Condividi