Eliminato ai sedicesimi di finale da Kohlschreiber, Alexander Zverev ha ammesso di dover fare meglio negli Slam, obiettivo della sua collaborazione con Ivan Lendl
Niente da fare per Alexander Zverev, il talentino tedesco ha come un’allergia verso gli Slam. Il numero 3 al mondo è stato eliminato nei sedicesimi degli US Open dal connazionale Philipp Kohlschreiber. Un risultato che di certo non può andare bene a quello che è considerato il futuro del tennis mondiale. Particolarmente dopo l’aver aggiunto Ivan Lendl al suo team, proprio per migliorare nei grandi tornei. Nel post match Zverev ha dichiarato: “ho passato l’anno scorso concentrandomi sui Grandi Slam. Ho fatto bene a Parigi ma non negli altri tornei dello Slam quest’anno, per varie ragioni. In Australia ho perso contro Chung, che ha giocato un torneo fantastico, a Wimbledon contro Gulbis mentre stavo ancora recuperando da un infortunio. Oggi (ieri, ndr) ho giocato contro un ottimo avversario e non sono riuscito a trovare il mio miglior tennis. Collaborazione con Lendl? È troppo presto per dire che è stato un insuccesso. Il nostro è un processo, un processo di crescita. L’ho preso per fare bene negli Slam, ma non puoi aspettarti di vedere immediatamente i risultati, che arriverranno auspicabilmente il prossimo anno. Anche lui aveva detto di provare a vincere gli US Open ma di puntare ad andare in fondo e vincere l’anno prossimo. Volevo andare in fondo, la prossima sarebbe stata con Nishikori che ho affrontato a Washington, ma non sempre i sogni si realizzano”.