Nel corso di una lunga intervista, Francesco Totti ha svelato alcuni retroscena della sua carriera, soffermandosi sulla rottura con Cassano
Una carriera per la Roma, dedicata al suo unico e grande amore: quei colori giallorossi che ancora oggi descrivono la sua vita. Prima da calciatore e poi da dirigente, Francesco Totti continua a respirare l’aria di Trigoria e dell’Olimpico, stando a stretto contatto con la squadra e con Monchi. Nonostante l’addio al calcio, non molto è cambiato nella vita di Totti che spiega al Venerdì di Repubblica come trascorre adesso le proprie giornate: “mi sveglio, porto i figli a scuola, poi vado a Trigoria, sto col mister, la squadra, seguo tutti gli allenamenti. Dopo pranzo torno e mi dedico ai ragazzi“.
Non mancano poi gli aneddoti, a partire dal fallaccio a Balotelli: “arrivò dopo un crescendo, erano anni che lui provocava, insultava me e i romani. Un continuo. Alla fine la cosa è esplosa. Fu un fallo orrendo, proprio per fargli male. Ma dopo, stranamente, i giocatori dell’Inter non mi assalirono mentre uscivo dal campo per l’espulsione. Maicon mi diede addirittura il cinque. La sensazione era che anche tra i suoi compagni interisti Balotelli creasse qualche irritazione“.
Infine, Totti svela finalmente il motivo della rottura con Cassano: “quando arrivò a Roma venne ad abitare con me e la mia famiglia per quasi quattro mesi. Faceva dei regali incredibili a mia madre… Anelli, bracciali da 5-6 mila euro. Manco fosse la moglie. Se mi vedeva a cena con amici al ristorante pagava non solo per me, ma per tutti anche se non li conosceva. Ma non lo faceva per comprare il mio affetto, ma perché è fatto così. E’ un puro. La rottura tra noi? Gli era sparito l’assegno dello stipendio e s’era messo in testa che a rubarglielo era stata la nostra domestica, una che stava con noi da anni. Per lei avremmo messo la mano su fuoco. Provammo a convincerlo, ma niente. Se ne andò. Qualche giorno dopo l’assegno fu ritrovato sotto il sedile della sua auto“.