La Suzuki ha raggiunto la fatidica soglia dei sei punti nella classifica delle concessioni tecniche, per questo motivo non potrà disporne nel 2019
Felicità, sorrisi ma anche un pizzico di amarezza. Il podio ottenuto da Iannone ad Aragon, il quinto per la Suzuki in questo Mondiale di MotoGp, reca con sè anche una brutta notizia.
Proprio così perché, salendo sul terzo gradino domenica in Spagna, il pilota di Vasto ha permesso al team di Hamamatsu di raggiungere quota sei punti nella classifica delle concessioni tecniche, una soglia che non permetterà dunque alla Suzuki di disporne nel 2019 come fanno già Honda, Ducati e Yamaha. Nello specifico, la squadra di Brivio avrà test contingentati e potrà utilizzare solo sette motori congelati, al contrario di Aprilia e KTM che, non avendo centrato alcun podio, possono continuare a beneficiare delle concessioni tecniche: cioè 9 motori e test illimitati. Una situazione non proprio favorevole per la Suzuki, che dovrà dunque prendere le giuste decisioni per evitare di ripetere il disastroso 2017, anno in cui il team giapponese non beneficiò delle concessioni dopo i quattro podi di Viñales nel 2016.