Fabio Aru motivatissimo in vista dei Mondiali di Innsbruck nonostante una stagione deludente e risultati desiderati che non arrivano: le parole del sardo all’inizio della 3ª settimana della Vuelta 2018
La Vuelta di Spagna 2018 entra oggi nella sua terza e ultima settimana di sfide: dopo la seconda giornata di riposo i ciclisti sono pronti per tornare a battagliare in strada a caccia di un buon risultato. Oggi si correrà la cronometro individuale, nella quale Valverde cercherà di accorciare le distanze dal leader Simon Yates.
Italiani un po’ in ombra: oltre Elia Viviani, i big azzurri, Vincenzo Nibali e Fabio Aru, non sono riusciti a lottare con i migliori per un posto sul podio della corsa spagnola. Il messinese della Bahrain Merida sta testando la sua condizione dopo l’infortunio al Tour de France, in vista degli imminenti Mondiali. Il sardo invece era a caccia del riscatto dopo un deludente Giro d’Italia, ma attualmente si trova a 8’19” dalla maglia rossa, in 14ª posizione.
“Negli ultimi mesi non ho avuto molte occasioni per sorridere. Sabato non sono finito tanto lontano dai migliori (39”, ndr). Per questo domenica ero partito con un buon morale. Poi in corsa ho patito come un cane per 70 chilometri. Forse ho subito l’accumularsi della fatica dei giorni precedenti. Non c’è niente da fare, è evidente che non ho la condizione per stare con i migliori. Sono uscito dal Giro distrutto, demolito completamente. Due mesi per recuperare quella batosta non sono bastati“, ha raccontato Aru alla ‘rosea’.
“Errori? No, e ci sto mettendo tutta la grinta possibile. Non mollo di un centimetro, faccio tutto alla perfezione. E’ una questione di rispetto: verso di me, la mia famiglia, la squadra, i tifosi… Faccio tanti sacrifici. Faccio tutto il possibile. Il risultato è che non sono a zero, ma neppure a cento”, ha continuato il sardo della UAE Team Emirates, che conferma la sua partecipazione agli imminenti Mondiali di Innsbruck: “questa settimana mi servirà anche per preparare il Mondiale e quello che sarà il resto della stagione. Ringrazio Cassani. Il c.t. sa quanto ci tengo alla Nazionale. Con la maglia azzurra metto da parte le ambizioni personali e mi metto a disposizione della squadra per qualsiasi ruolo in cui posso essere utile. Davide sa che su di me può contare ciecamente. Ci confronteremo a fine Vuelta e, se lui mi vorrà ancora, io risponderò presente senza esitare un attimo. Poi, ripeto, la mia condizione non è da buttare. Quello che cerco è uno spiraglio di luce… un attacco, una fuga…“.