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Ciclismo – Mondiali 2018, tra preoccupazioni e fiducia Cassani ha scelto i convocati per Innsbruck [NOMI]

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Aru e Nibali convocati per i Mondiali di ciclismo di Innsbruck: Cassani ha scelto gli uomini per andare a caccia del titolo iridato

E’ arrivato il momento decisivo! Nonostante le tante difficoltà, gli infortuni e i momenti non di splendida forza di molti dei più forti ed importanti ciclisti italiani, Davide Cassani ha scelto i convocati per gli imminenti Mondiali di ciclismo 2018, che si svolgeranno ad Innsbruck.

Un’Italia a due punte, con Nibali e Aru, che saranno affiancati da Gianluca Brambilla, Dario Cataldo, Damiano Caruso, Alessandro De Marchi, Davide Formolo, Gianni Moscon, Franco Pellizzotti, Domenico Pozzovivo, Davide Villella e Giovanni Visconti. Per quanto riguarda la gara a cronometro il ct azzurro ha scelto di puntare su Felline e De Marchi.

AFP PHOTO / Marco BERTORELLO

Vincenzo Nibali non è l’uomo da battere al Mondiale di Innsbruck, non possiamo chiedergli niente. Quella maledetta caduta all’Alpe d’Huez ha cambiato tutto. Ma Nibali è abituato a certi palcoscenici, ha vinto tutto in carriera e quest’anno ha saputo inventarsi la Milano-Sanremo’. Sono leggermente preoccupato ma fiducioso. Dobbiamo essere ottimisti. Non siamo favoriti ma possiamo sorprendere. Il percorso è tra i più duri di sempre. Aru è reduce da una delle annate più difficili della sia carriera, alla Vuelta ha dimostrato di non essere al meglio e dopo la caduta deve leccarsi le ferite. Moscon va forte ma ha bisogno di far fondo dopo la squalifica e per questo non fara’ la crono. Avesse potuto correre la Vuelta sarebbe stato tra i favoriti“, ha dichiarato Cassani.

Credits. FCI

Quest’anno la Nazionale è nata, non lo si può nascondere, con alcune incognite che, passo dopo passo, si stanno sciogliendo. E’ fondamentale avere una squadra coesa e questa lo e’ ed ha basi molto solide. Noi ci siamo. Siamo una Nazionale con un centrocampo fortissimo con De Marchi, Caruso e Pozzovivo. Abbiamo Nibali, Moscon che vive a Innsbruck e quindi conosce il percorso come le sue tasche e vedremo come starà Aru, con il quale ho un ottimo rapporto. Possiamo giocarci il Mondiale al meglio. Su un percorso come questo sono solo 4 le nazionali forti e la gara potrebbe non decidersi solo all’ultimo giro. Qualcuno cercherà di fare qualcosa prima e noi dovremo cercare di essere pronti quando gli altri animeranno la corsa“, ha continuato il ct azzurro prima di aprire una parentesi sugli avversari da battere: “Sagan non lo escudo dai pronostici perchè è un fenomeno e fa paura… e anche perchè è rimasto alla Vuelta fino alla fine per allenarsi. Dei due gemelli Yates temo più Adam, che al Giro di Spagna si è allenato, più che Simon che l’ha vinta. Poi bisogna stare attenti a Roglic che non farà la crono per prepararsi bene alla gara su strada. Valverde ha speso tanto ma va rispettato, Alaphilippe fa paura e forse è il favorito“.

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