Dopo mesi dal rifiuto della residenza di Roman Abramovich in Svizzera, viene a galla il perchè del ‘no’ rifilato ad uno degli uomini più ricchi del mondo dal comune del villaggio alpino di Verbier. Secondo il giornale britannico ‘The Guardian’, dietro il diniego del permesso di soggiorno ci sarebbe una relazione della polizia svizzera in cui si definisce il presidente del Chelsea una “minaccia per la sicurezza pubblica e un rischio per la reputazione della Svizzera”. Come se non bastasse, Abramovich sarebbe anche sospettato dalle forze dell’ordine del luogo di “riciclaggio di denaro sporco e di avere stretti rapporti con la criminalità organizzata”.
Anche se a carico del magnate russo non esistono processi a riguardo, le accuse della polizia non hanno permesso a quest’ultimo di spostare la sua residenza in Svizzera. Daniel Glasl, legale rappresentante di Abramovich, ha difeso i diritti del suo assistito ammettendo: “ogni ricostruzione secondo cui Abramovich sia coinvolto in riciclaggio di denaro o abbia contatti con organizzazioni criminali è completamente falsa. Il signor Abramovich non è mai stato accusato di riciclaggio e non ha precedenti penali. Non ha mai avuto, o accusato di avere, connessioni con organizzazioni criminali”.
Da parte della stampa americana invece si viene a scoprire che Roman Abramovich dopo aver assunto la presidenza del Chelsea nel 2003, avrebbe intenzione di rivendere il club ad un prezzo stratosferico. Per acquistare la proprietà dei Blues occorrerebbero, secondo il giornale ‘Bloomberg”, ben 3,3 miliardi di euro.