MotoGp – Valentino Rossi, la minaccia Ducati e la difesa della Yamaha: “cambiamenti al vertice? Ecco cosa penso”

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La sincerità di Valentino Rossi sul futuro della Yamaha: le parole del Dottore dopo il Gp d’Austria sui test di Misano e possibili cambiamenti ad Iwata

Una gara quasi positiva, quella di ieri al Red Bull Ring, per Valentino Rossi, dopo un weekend disastroso. Il Dottore è riuscito a chiudere il suo Gp d’Austria al sesto posto dopo essere partito dalla 14ª casella in grigia, grazie anche ad una modifica apportata sulla moto nel warm up del mattino.

AFP/LaPresse

Adesso il pilota Yamaha deve guardarsi le spalle, perchè Lorenzo e Dovizioso si avvicinano sempre più nella classifica piloti e il suo secondo posto, alle spalle di Marquez, è compromesso: “ho ancora 12 punti di vantaggio su Lorenzo, ma realisticamente parlando penso che le Ducati ci batteranno perché sono vicine in classifica e soprattutto più veloci di noi. A me piacerebbe lottare per il podio, ma Lorenzo, Dovizioso e Marquez sono più forti di noi. Sarà dura ma dobbiamo provarci e spero che nelle piste più guidate potremo essere più vicini a loro”, ha dichiarato dopo la gara austriaca.

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Il team di Iwata si prepara adesso per una giornata di test a Misano, prima della gara di Silverstone, ma Valentino non si aspetta grandi novità: “l’importante sarà provare qualcosa in vista delle gare, soprattutto per quella di Misano che è quella di casa per me. Non penso che in qualche giorno ci possano essere grosse novità. Prima, però, c’è da pensare a Silverstone, una pista che mi piace molto e in cui lo scorso anno avevo anche creduto di potere vincere. Penso che potremo essere veloci. L’elettronica non è l’unico problema, penso che anche il motore abbia una certa responsabilità, ma è difficile capire in quale percentuale”.

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Nonostante la situazione critica, Valentino Rossi non tradisce la Yamaha e a chi gli ha chiesto se pensa che ci sia bisogno un cambiamento al vertice e, dunque, una sostituzione di Tsuya, ha risposto così: “non posso rispondere a questa domanda, io lavoro per Yamaha e devo solo pensare a dare il mio massimo e le giuste indicazioni. Credo che possiamo migliorare con le persone che sono impegnate ora”.

Mentre sulla differenza di reazione tra lui e Vinales ha concluso: “l’esperienza fa la differenza, non è il primo momento difficile che incontro nella mia carriera. Maverick non si è perso e sa ancora come si guida una moto, appena la M1 migliorerà lui potrò tornare a vincere”.

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