Isner-Anderson verrà ricordata come la semifinale più lunga nella storia di Wimbledon, una gara splendida, una vera battaglia tra i due giganti. Anderson vola in finale
Una vera e propria battaglia quella alla quale abbiamo assistito nel pomeriggio a Wimbledon, la seconda partita più lunga nella storia del torneo dopo la celeberrima Isner-Mahut. Giornata di semifinali maschili sull’erba londinese, iniziata dal duello tra i due giganti Isner ed Anderson, il ‘killer’ di Roger Federer. La gara ha ampiamente rispettato le attese. La previsione era abbastanza scontata: scambi corti, ace a profusione e tie-break… così è stato, anche se in pochi avrebbero immaginato una tale durata dell’incontro.
Nonostante la poca lucidità dovuta alla stanchezza, i due tennisti hanno regalato uno spettacolo unico con giocate splendide. Ad avere la meglio, dopo ben 6 ore e 41 minuti di gioco, è stato un eccellente Kevin Anderson: il sudafricano ha battuto per la quarta volta in carriera Isner col punteggio di 7-6,6-7, 6-7,6-4, 26-24. Un bellissimo abbraccio tra i due ha chiuso un match unico, durante il quale il pubblico si è esaltato con la ola, urla e abbracci.
Anderson dunque vola in finale, in attesa di scoprire chi tra Djokovic e Nadal dovrà affrontare domenica pomeriggio.