Ecco il primo video che racconta cos’è successo ieri sull’Alpe d’Huez al Tour de France: Nibali non è stato buttato a terra da una moto come sembrava in un primo momento, ma da un “tifoso”!
Non chiamatelo mai più “popolo del ciclismo“. Perché gente che sale sulle montagne due giorni prima delle corse, si ubriaca e quando arrivano i corridori tenta di farsi un selfie e accende i fumogeni, di ciclismo non solo non capisce niente ma manca anche di un minimo di rispetto nei confronti di quelli che dovrebbero essere i loro beniamini. Si tratta soltanto di protagonisti che per un secondo di popolarità in mondovisione farebbero qualsiasi cosa. E del ciclismo non gli importa proprio nulla, perché andare sulle strade è il modo peggiore per seguire le corse ciclistiche che soltanto la diretta televisiva riesce a raccontare in modo adeguato. Per i territori è una festa, una festa di paesi e città che accolgono il plotone e lo rispettano, applaudendo le mani dietro le transenne in modo composto e ordinato. Questo non è il popolo del ciclismo.
Se Nibali s’è dovuto ritirare da un Tour de France che era in corsa per vincere, è proprio per colpa di uno pseudo “tifoso” che si sporgeva dalle transenne e ha agganciato la ruota posteriore della bicicletta dello Squalo con il laccio della fotocamera. Le moto dell’organizzazione non c’entrano niente, come sembrava in un primo momento. Ecco le immagini: