Tour de France – Dall’assoluzione di Froome al paragone con Valentino Rossi, Nibali motivato: “anche se non vinco posso essere l’ago della bilancia”

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Le sensazioni di Vincenzo Nibali alla vigilia della partenza del Tour de France 2018: lo Squalo dello Stretto motivato e carico per la Grande Boucle

Parte ufficialmente oggi il Tour de France 2018: il grande ciclismo torna protagonista per un nuovo appuntamento super appassionante, di tre settimane, sulle terre francesi. Dopo la vittoria al Giro d’Italia, Chris Froome, tra polemiche e contestazioni, dopo l’assoluzione dal caso Salbutamolo, punta ad una splendida doppietta, ma deve fare i conti con avversari tosti. Tra questi c’è sicuramente Vincenzo Nibali, carico, motivato e concentrato: “sono concentrato su di me e su quello che posso fare. E poi, quando c’è Vincenzo in corsa… anche se non vinco, posso essere l’ago della bilancia. Nel 2014, quando ho vinto, all’inizio non mi calcolava quasi nessuno. Ma stavo bene“, ha raccontato in conferenza stampa alla ‘rosea’.

Non poteva mancare un commento sul caso Froome: “ero in garage a casa e stavo aggiustando la bici. Mia moglie Rachele è scesa e me lo ha riferito. Io ho detto ‘Complimenti a Froome’. Di sicuro non era così che volevo vincere quella Vuelta.  Prendo atto dell’assoluzione di Froome, le motivazioni non sono chiare. Penso che ora il regolamento verrà cambiato“.

AFP PHOTO / Philippe LOPEZ

Nibali però, adesso, pensa solo a se stesso, a far bene in gara per raggiungere gli obiettivi prefissati: “la prima settimana è una specie di Tour nel Tour tra cronosquadre, insidie, pavé… Ci porterà alle Alpi e lì si scopriranno i rapporti di forza in salita. Infine, si dovranno gestire al meglio le energie residue nell’ultima parte. Rivali? Impossibile fare una gerarchia. Ce ne sono talmente tanti che ne rischio di dimenticare qualcuno… Se ne dovessi indicare tre, direi Froome, Quintana e Bardet. Nessuno parla mai di Zakarin, per esempio, ma all’ultima Vuelta è arrivato sul podio. Bernal? Talento super, ma al Tour è da scoprire“.

Infine, una piccola parentesi su chi, già da tempo, paragona lo Squalo dello Stretto a Valentino Rossi: “non lo so. Non conosco Valentino di persona. Vedendo come interpreta il suo sport e come lo faccio io, forse ci può stare“.

 

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