Il nuovo commissario tecnico delle ‘Furie Rosse’ si è presentato in conferenza stampa, esprimendo le proprie sensazioni
“La parola fallimento è molto brutta e io sono sempre stato riluttante a usarla nello sport. I risultati non sono stati buoni, ma questi giocatori hanno dato il massimo e tutti hanno pensato durante i Mondiali alla voglia e alla passione dimostrata da tutti nell’essere spagnoli. Non ci sarà una rivoluzione ma un’evoluzione e l’età non sarà un fattore vincolate: quello che mi interessa sono le prestazioni non l’età dei giocatori“.
E’ la linea tracciata dal neo commissario tecnico della Spagna, Luis Enrique, pronto a voltare pagina dopo i mondiali che hanno visto le ‘furie rosse’ eliminate agli ottavi di finale dopo la lotteria dei rigori contro la Russia. “L’addio di Lopetegui fa parte del passato e non penso di doverlo commentare io, sicuramente voglio sottolineare l’impressionante lavoro che ha svolto – prosegue in conferenza stampa l’ex tecnico di Barcellona e Roma – posso solo parlare di speranze, guardo al mio nuovo lavoro con ottimismo. Ci saranno dei cambiamenti tattici: in quest’ultima coppa del mondo abbiamo vissuto alcune difficoltà e abbiamo notato che ci sono diversi aspetti da migliorare. Sono dell’idea che si può evolvere uno stile di gioco senza toccarlo, l’ho già fatto in passato un grande club come il Barcellona. Voglio ringraziare tutti per la fiducia che mi è stata concessa, sono molto emozionato, abbiamo grandi obiettivi da raggiungere e ho pronta una lista da 70 nomi.
Ci sono giocatori per il mio modo di intendere il calcio, bisogna evolvere, è obbligatorio e vedrete che quando darò la mia prima lista di convocati ci saranno sicuramente delle sorprese. Giovani? Sono favorevole al ricambio generazionale, ma l’importante è essere competitivi tra due anni quando ci sarà Euro 2020“. (ADNKRONOS)