Nibali fermato ancora una volta dalla sfortuna, come ai Mondiali di Firenze o alle Olimpiadi di Rio nel 2016
E pensare che c’è ancora qualcuno che ritiene Vincenzo Nibali un corridore fortunato, nonostante lo Squalo in carriera abbia fin qui raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato. I due Giri d’Italia (2013 e 2016), il leggendario Tour de France 2014, la Vuelta di Spagna 2010 e ancora il doppio trionfo (2015 e 2017) al Giro di Lombardia e dei Campionati Italiani (2014 e 2015) e l’impresa di questo 2018 alla Milano-Sanremo oltre ai dieci podi nelle grandi corse a tappe sono nulla rispetto alle occasioni mancate per colpa della sfortuna. Dai Mondiali di Firenze del 2013 (4° sul traguardo dopo una caduta) alle Olimpiadi di Rio de Janeiro dov’era involato verso la medaglia d’oro ma è caduto a 11km dal traguardo rompendosi il terzo laterale della clavicola sinistra, passando per il Tour 2015 e il Lombardia. Adesso anche un Tour de France sfumato per colpa di un tifoso che l’ha agganciato con il laccio della fotocamera: Nibali si rialzerà anche stavolta, ma certamente il dato più significativo è l’ennesimo colpo della sfortuna, stavolta ancor più doloroso perchè non s’è trattato di un normale incidente di corsa ma di una follia di un tifoso. Soltanto questo ha fermato lo Squalo.