NBA, Magic Johnson svela: “ecco come ho convinto LeBron James a venire ai Lakers ed il suo parere sul roster”

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Magic Johnson ha raccontato i retroscena dell’accordo con LeBron James, giunto ai Los Angeles Lakers in una free agency caldissima

Magic Johnson è stato l’artefice del colpo dell’estate nella NBA, vale a dire l’approdo di LeBron James ai Los Angeles Lakers. Il dirigente dei gialloviola, parlando a Spectrum, tv che detiene i diritti dei Lakers, ha svelato i retroscena dell’affare con il “King”. LeBron James ha accolto Magic nella sua casa di Brentwood dalle 21:01 del 30 giugno: “C’è stata sintonia dal momento in cui sono entrato dalla porta. In fondo siamo simili: entrambi cresciuti in povertà, entrambi amiamo vincere, entrambi abbiamo dimostrato eccellenza al massimo livello possibile. LeBron è uno dei giocatori più intelligenti che abbia mai incontrato: come Kobe, Michael Jordan, Larry Bird. Non aveva bisogno che io gli parlassi dei Lakers, perché li conosceva già benissimo, probabilmente meglio di quanto li conosca io. Ha analizzato il roster giocatore per giocatore davanti a me, mi ha spiegato quanto gli piaccia lo stile di gioco di Luke Walton. Mi ha detto che voleva poter giocare a basket ed essere se stesso, e che pensava noi avessimo il tipo di roster che gli consentiva di farlo. Mi ha davvero impressionato quanto nei dettagli conoscesse pregi e difetti dei nostri giocatori, e quanto a fondo sapesse come avevano giocato nella passata stagione. Poi mi ha fatto un sacco di domande su come è organizzata la squadra, sul nostro coaching staff, su Jeanie Buss. Non ho mai avuto bisogno di parlare di contratto, perché LeBron mi aveva invitato per conoscere chi comanda, per sentirsi a suo agio con quello che poteva essere il suo nuovo capo”.

Juan Ocampo

Ma non è tutto, Magic ha parlato anche delle trattative successive al sì di LeBron:“Ho imparato da Jerry Buss che non devi mai dimenticarti dei giocatori. Quando Jerry West stava per prendere qualcuno, il Dr. Buss chiamava me e Kareem per chiederci cosa ne pensassimo. LeBron ha vinto titoli, ha giocato le Finals per 8 anni di fila. E poi è LeBron, un fanatico del basket: probabilmente conosce i giocatori molto meglio di me e di Rob Pelinka. Ci ha dato degli ottimi suggerimenti, che sono serviti a confermare quello che io e Rob pensavamo”. Lo stesso Pelinka ha raccontato il momento del sì, arrivato via sms con Rich Paul: “Un sms di Rich Paul, con la scritta congrats e l’emoji del palloncino . Gli ho risposto un po’ confuso chiedendo se era quello che speravo che fosse. Mi ha chiamato immediatamente per darmi la notizia. La firma? Un incontro molto formale, abbiamo solo parlato d’affari. Poi, quando stavamo uscendo, l’ho sentito organizzarsi per l’allenamento del giorno dopo. Voleva tutti in palestra alle 6 del mattino. Era letteralmente appena tornato dalle vacanze e pensava già ad allenarsi. E’ decisamente il tipo di giocatore di cui abbiamo bisogno”.

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