Mercato NBA – Belinelli senza filtri: “vi racconto la notte della firma con gli Spurs. Sixers? Mi hanno deluso perchè…”

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Marco Belinelli commenta con estrema sincerità le trame di meercato NBA che lo hanno portato ai San Antonio Spurs: la guardia azzurra delusa dal comportamento dei Sixers

Il mercato NBA ha passato le sue fasi iniziali, quelle di grandi colpi, nei quali i principali free agent hanno trovato una nuova sistemazione. Fra essi anche l’azzurro Marco Belinelli che, a sorpresa, non è stato confermato dai Sixers dopo la buona metà conclusiva di stagione, firmando con i San Antonio Spurs. La guardia di San Giovanni in Persiceto è tornato nella squadra con la quale ha vinto l’unico anello della sua carriera, con grande gioia, ma senza nascondere un po’ di delusione per il comportamento dei Sixers. In una recente intervista a SkySport Belinelli non ha ammesso:

è successo tutto sabato notte, verso le cinque del mattino italiane. Ero in contatto telefonico costante con Sam (Goldfeder), il mio agente, già da due settimane e lui mi aggiornava su ogni possibilità, mettendomi al corrente di quelle che sembravano essere le squadre interessate, anche se non c’era ancora nulla di concreto. L’ultima telefonata con lui e con mio fratello Umberto, il sabato sera, me la ricordo: ci siamo salutati convinti che se ne sarebbe parlato la settimana successiva, si poteva andare a letto tranquilli. Invece alle 5.30 la chiamata sul mio cellulare, che io non ho neppure sentito, tanto è vero che poi hanno dovuto chiamare casa e mio fratello Enrico è venuto a suonarmi alla porta, svegliandomi, per darmi la notizia. A quel punto ho dovuto decidere in fretta: le squadre che si erano fatte avanti avevano comunque anche altri obiettivi, e alcune si erano già indirizzate verso la firma di giocatori più giovani. San Antonio restava un’offerta interessantissima sia dal punto di vista economico (Belinelli ha firmato un biennale da 12 milioni di dollari, ndr) che per mille altri aspetti e così non ci ho pensato troppo e ho detto sì agli Spurs. Ho parlato subito con R.C. Buford e con Gregg Popovich comunicando anche a loro la mia scelta: per me è una sorta di ritorno a casa. […] Favoriti ad Est? Beh, a questo punto visto che a Philadelphia non mi hanno confermato direi Boston tutta la vita (ride). Scherzi a parte, se a quella squadra dello scorso anno si aggiungono i recuperi di Kyrie Irving e Gordon Hayward è abbastanza facile considerarli tra le pretendenti al titolo: il loro obiettivo dev’essere la finale NBA, non possono nascondersi”.

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