Il pilota messicano ha scritto una lettera per spiegare i motivi che lo hanno spinto a presentare un’azione legale contro la Force India
Una lettera a cuore aperto, per spiegare i motivi che hanno spinto Sergio Perez ad avviare un’azione legale nei confronti della Force India. Un modo per… salvare il team, a detta del messicano che, insieme alla Mercedes, aspetta un bel po’ di soldi da Vijay Mallya.
Dopo la mossa del pilota, l’Alta Corte di Londra ha posto in amministrazione controllata la scuderia, in attesa che qualcuno la acquisti: “sono in una situazione molto difficile, l’ultimo mese, o giù di lì, è stato estremamente difficile per me, perché mi sono ritrovato in mezzo alla situazione che sta vivendo la nostra squadra” le parole di Perez su twitter. “Abbiamo raggiunto un punto in cui bisognava fare qualcosa per proteggere le 400 persone che lavorano nel team. Non avrei voluto essere coinvolto in questa cosa, perché alla fine sono solo un pilota, ma mi è stato chiesto proprio da alcuni membri del team di provare a dare una mano in questo modo. Non ha niente a che fare con i soldi che mi devono. L’unica ragione per cui l’ho fatto è stata salvare la squadra e garantirle un futuro migliore. E’ stato estremamente difficile, emotivamente e mentalmente, davvero difficile, io non capisco molto di tutti i termini legali, ma la cosa fondamentale è che eravamo arrivati ad un punto in cui la squadra sarebbe sparita se non lo avessimo fatto.
Personalmente, adoro Vijay, il mio cuore è davvero spezzato perché so che questo non è l’ideale per lui a breve termine. Siamo tutti consapevoli della situazione che sta attraversando, perché è in un momento molto difficile non solo legalmente, ma anche finanziariamente. Il team non era più sostenibile, quindi fondamentalmente mi sono trovato nella condizione di poter fare qualcosa per la squadra e dovevo farlo. Non eravamo più la squadra di un tempo dall’inizio di gennaio. Spero che questo ci possa aiutare ad essere più stabili e a tornare a lavorare serenamente come prima“.