MotoGp – Iannone, il pianto in Texas e l’ipotesi di un ritorno in Ducati: “potrebbero succedere tante cose”

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Andrea Iannone, le lacrime di Austin e il futuro nella MotoGp: il campione di Vasto certo di avere un posto nella categoria regina

iannoneSono passate quasi due settimane dal Gp delle Americhe, ma la voce rotta di Iannone e quelle lacrime che non è riuscito a trattenere durante le interviste post gara, per la gioia del suo terzo posto ad Austin, sono ancora impresse nella mente di tutti noi. Il riscatto di un pilota, molto criticato, in particolar modo per la sua vita fuori dalla pista, ma anche per quei risultati che, dopo il passaggio in Suzuki, non è più riuscito ad avere la stessa tranquillità di quando gareggiava in sella alla Ducati. Intervistato dalla ‘rosea’, Iannone ha raccontato le sue sensazioni dopo quello soddisfacente podio: “io di pressione non ne avevo. È stato un weekend che sinceramente aspettavo da tanto, nel quale mi sono ritrovato. Abbiamo lavorato duro, il terzo posto è stato un po’ il riassunto di quello che è il nostro potenziale. Che è tanto, anche se non sempre riusciamo a sfruttarlo. Stare lassù è proprio bello, ti senti ripagato dei sacrifici che hai fatto tu, la squadra, tutta la Suzuki. È l’unica cosa alla quale ambisci. Non mi piace parlare di svolta, di sicuro resterà un risultato importante. So che in certe gare avremo un potenziale molto alto, in altre ci sarà da soffrire. Piedi per terra e avanti“.

Iannone
LaPresse/Costanza Benvenuti

Impossibile non parlare di quelle lacrime che hanno sciolto i cuori di tanti spettatori: “mi sono emozionato. Il 2017 è stato difficile, mi hanno criticato, ma non ho mai smesso di lavorare e impegnarmi. Però non raccogliere mai i frutti del tuo lavoro pesa. Mentre a chi lo vede già in Tv, in qualche reality show, risponde: “se fosse stato quello che avevo in testa, lo avrei fatto. Ma io sono un pilota e non ho mai dato peso a queste voci. Tutto il mio tempo è finalizzato a diventare un pilota migliore“.

Pronto a continuare a lavorare sodo con la sua Suzuki, Iannone è consapevole che per arrivare ai livelli desiderati bisogna effettuare un percorso di adattamenti: “ogni percorso richiede tempo, adattamento, e io sono uno che vuole ottenere subito risultati, ancor più venendo da belle stagioni con la Ducati. Così, affrontare difficoltà inaspettate lo accusi il doppio, anche perché tutti hanno aspettative alte nei miei confronti. Ma non mi sono mai dato per sconfitto, sono sempre rimasto positivo, anche se certe situazioni non sono state facili. Direi che errori non ce ne sono stati, nervosismo e dispiacere sì. La prima volta che ho provato la Suzuki, ai test di Valencia, sono andato più forte che con la Desmosedici. La realtà è che lo scorso anno abbiamo preso una strada sbagliata e l’abbiamo pagata. Tutto qua. Ma già a fine 2017 eravamo cresciuti e in inverno abbiamo fatto dei bei test, lavorando tanto sul ritmo gara. A parte il Qatar, dove effettivamente ho sofferto, già in Argentina avevo dimostrato di essere veloce“.

LaPresse/Alessandro La Rocca

Non poteva mancare poi un commento sul futuro: il mercato piloti è apertissimo e il campione di Vasto è certo al 100% di avere un posto nella MotoGp, anche se preferisce rimanere vago, soprattutto riguardo un ritorno in Ducati. “Potrebbero succedere tante cose. Il feeling è alla base di tutto. So che posso avere un futuro in Suzuki, come altrove. Un futuro ce l’ho. Con un mercato così aperto, tutti parlano con tutti. Non ho risposte da dare, ma questo al momento non è il problema principale: penso a concentrarmi sulle gare. Non sono un pilota senza richieste, ci sono persone e Case che credono in me“.

 

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