Juventus, Allegri non le manda a dire a De Laurentiis: “il suo attacco? Ecco cosa gli rispondo”

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In conferenza stampa Massimiliano Allegri non le ha mandate a dire a De Laurentiis, accusandolo di avere avuto poco equilibrio in certe dichiarazioni

Roma e Juve che partita può essere? Innanzitutto è sempre Roma-Juventus, giocheremo davanti a uno stadio più che pieno, dalle notizie che arrivano. Loro hanno da raggiungere la Champions League, noi abbiamo da raggiungere lo Scudetto, anche perché ai ragazzi l’ho detto: se volete una settimana in più di vacanze, domani bisogna vincere lo Scudetto, altrimenti bisogna continuare ad allenarsi fino alla partita con il Verona. Domani sarà una bella partita, noi veniamo da una bella vittoria in Coppa Italia e speriamo di chiudere domani il discorso Scudetto“. Sono le parole del tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, alla vigilia di Roma-Juventus.

LaPresse/Daniele Leone

Le parole di De Laurentiis? Non rispondo a quello che ha detto il presidente De Laurentiis, perché lui è il presidente e può dire ciò che vuole. Io credo che invece, indipendentemente da questo, nel calcio ci voglia, in tutte le cose, in tutti i settori, molto equilibrio, se vogliamo iniziare un cammino di civilizzazione di tutto l’ambiente, perché noi siamo responsabili di cosa succede fuori: noi allenatori, noi giocatori, sono responsabili del comportamento di milioni di bambini che approcciano lo sport e dei comportamenti che hanno all’interno di una partita. E così tutte le altre istituzioni“. Così il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, sulle parole del presidente del Napoli. “Credo che questo sia un passo importante che dobbiamo fare, perché altrimenti parliamo sempre e però dopo facciamo sempre poco. E credo sia una cosa sbagliata per il Paese. Come ho passato questi giorni? Ho cercato di recuperare la voce perché sono ormai ko da un mese, tra voce, raffreddore, non capisco se è raffreddore, se sono marcio, se è allergia, non ci capisco niente. Comunque, fortunatamente ora vado al mare e in qualche modo mi risistemo. Prima di parlare di quella che è stata la stagione, aspettiamo sabato, aspettiamo domani o sabato. Poi magari sabato, o venerdì, speriamo venerdì se è in conferenza, vuol dire che avremmo vinto, parleremo un po’ della stagione. Ora non ha senso“, ha sottolineato il tecnico della Juventus.

ALFREDO FALCONE

Ora si può parlare della Coppa Italia, la Coppa direi che è stata una quarta Coppa Italia vinta dai ragazzi con merito, in una partita dove per 60 minuti c’è stato equilibrio in campo, 55′, fino al momento del primo gol. Anche se la sensazione è che la squadra fosse centrata per quella partita. Poi non scordiamoci che la Juventus non ha subito gol nelle cinque partite di Coppa Italia ed è una cosa che era capitata solo al Torino nel 42/43, quindi questo credo che sia un altro merito dei ragazzi, di come hanno affrontato questa competizione. Sono contento di quello che hanno fatto, hanno conquistato il primo trofeo, hanno regalato una serata meravigliosa prima a loro stessi, perché se la meritavano per quello che hanno fatto e per quello che stanno facendo, poi alla società, ai tifosi e a tutti. Ora però bisogna pensare a chiudere il campionato per cercare di andare…. ripeto, l’ho detto ai ragazzi, perché purtroppo, a parte gli italiani, tutti gli altri hanno il Mondiale, e una settimana in più di vacanza non sarebbe male“.

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