Giro d’Italia 2018 – Froome al Giro per vincere, Chris non teme le critiche: “Dumoulin? Dormo tranquillamente la notte!”

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Chris Froome pronto per la grande battaglia: il britannico del Team Sky non teme giudizio e punta alla vittoria del Giro d’Italia

Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

Il conto alla rovescia sta per terminare! Inizia ufficialmente domani l’edizione numero 101 del Giro d’Italia, con la Grande Partenza in Israele. Tutti i corridori sono in terra israeliana, dove oggi si terrà la presentazione ufficiale delle squadre che prenderanno il via all’edizione 2018 della Corsa Rosa. Occhi puntatissimi su Chris Froome, che punta alla vittoria della grande corsa a tappe italiana in un periodo per lui complicato: il britannico del Team Sky è infatti nell’occhio del ciclone a causa dello scandalo doping in cui è coinvolto, ma ciò non sembra preoccuparlo, nonostante le continue critiche che riceve anche dai suoi colleghi. Proprio ieri, durante la conferenza stampa del Giro 101, Tom Dumoulin, vincitore della scorsa edizione della gara italiana, ha puntato il dito contro Froome (QUI le sue parole), ma il capitano del Team Sky cerca di farsi scivolare tutto addosso, escludendo il ripetersi di un caso Contador: “la mia situazione è diversa. Sarebbe dovuta rimanere confidenziale, il processo è in corso e non voglio fornire dettagli. Ma quando verranno fuori, molti, forse tutti, capiranno il mio punto di vista. Comprendo la frustrazione, giustifico chi ha una opinione diversa, però io non ho fatto niente di sbagliato, lo dimostrerò. E posso correre. Non sto pensando a nient’altro che a queste tre settimane, a cercare di vincere il Giro. Il mio piano è presentarmi poi al Tour a luglio, ma non è questo il momento di parlarne. Sono un atleta, sono abituato a focalizzarmi solo su ciò che devo fare. E so di essere dalla parte giusta, così dormo tranquillamente la notte“.

Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

Intervistato dalla rosea, Froome ha poi spiegato i motivi che lo hanno spinto a tornare a gareggiare al Giro d’Italia: “quest’inverno ne ho parlato con la squadra e dentro di me si è acceso qualcosa. Ho capito che, dopo avere conquistato Tour e Vuelta, era venuto il momento di tornare, e stavolta per vincere. Non c’era momento più adatto, è qui che dovevo essere. Essere al Giro è speciale perché ho vissuto diversi anni in Italia, è un Paese che mi ha dato tantissimo umanamente e ciclisticamente. Da voi si respirano passione e affetto. Perché posso realizzare qualcosa di storico, ed è bello che succeda al Giro. In quegli anni ho imparato quanto fosse duro il ciclismo, la necessità di apprendere dai momenti apparentemente più difficile. Quando perdi, quando cadi. Sul momento sei triste, poi capisci quanto ti potranno essere utili in futuro. Nei miei successi c’è tanto di quel pane duro che ho mangiato“.

Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

Carico, motivato e in splendida forma, Froome rimane con la testa sulle spalle, consapevole della forza dei suoi rivali. “sono reduce dal Tour of the Alps (4° posto, ndr) e ho avuto risposte incoraggianti. Mi sento pronto, al livello che volevo. Ho la sensazione di non essermi mai sentito così bene prima. Non ero mai venuto al Giro con questa ambizione, avevo bisogno di una nuova sfida. So quanta fatica ci vuole a vincere un grande giro. Alla Vuelta ce l’ho fatta al sesto tentativo. So che qualcuno mi considera addirittura favorito per la crono inaugurale, invece penso che sarà difficile battere Dumoulin“.

 

 

 

 

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