Giro d’Italia – Nibali e quel dettaglio che incorona Froome: “ecco perché secondo me vincerà Chris. Aru? Dico che…”

SportFair

Vincenzo Nibali ha espresso il suo punto di vista sul Giro d’Italia che sta per cominciare, facendo il suo personale pronostico

Chris froome
Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

Adrenalina che sale, emozioni che si moltiplicano e countdown che sta per scadere. Il Giro d’Italia è pronto a partire, l’edizione numero 101 è ormai alle porte con l’inedita partenza da Gerusalemme, da dove i corridori inizieranno questo lungo percorso che li porterà fino a Roma. Grande assente sarà Vincenzo Nibali, che ha deciso di saltare quest’anno la corsa in rosa per concentrarsi sul Tour de France, dove avrà l’obiettivo di bissare il successo ottenuto nel 2014.Oggi lo Squalo dello Stretto raggiungerà Montichiari per allenarsi con altri sei compagni in vista della Grande Boucle, ma prima di mettersi al lavoro ha espresso le sue sensazioni sul Giro d’Italia che sta per cominciare: “se sapessi per certo chi vincerà, potrei fare l’indovino e diventare l’idolo dei bookmakers. Però un’idea me la sono fatta già alla presentazione del percorso, secondo me disegnato su misura per Chris Froome e per il Team Sky. Dumoulin invece l’anno scorso è andato fortissimo sia sul Blockhaus che ad Oropa.

Gian Mattia D’Alberto/LaPresse

Se pedalerà così anche quest’anno, potrà davvero fare il bis. L’Astana? Per caratteristiche può dare fastidio alla Sky in salita, per Lopez l’incognita è la terza settimana. L’anno scorso alla Vuelta nella settimana centrale era superiore a tutti, ma poi è calato. Se vuoi vincere un grande  giro, non puoi permetterti crolli del genere. Per quanto riguarda Aru invece qualcuno è dubbioso perché non è andato fortissimo al Tour of the Alps, ma io sono certo che Fabio verrà fuori con il passare dei giorni. Ha programmato tutta la stagione in funzione del Giro d’Italia e sarei sorpreso se non dovesse andare forte. Anch’io prima di vincere il Tour non brillai al Delfinato, se hai un grande obiettivo, le altre sono tutte tappe di passaggio“.

Condividi