Luis Leon Sanchez, corridore dell’Astana, ha provato in ogni modo a vincere l’undicesima tappa del Giro d’Italia, la frazione dedicata a Michele Scarponi
Dopo la partenza di Assisi, Luis Leon Sanchez dell’Astana ha lanciato un attacco molto potente nella prima salita della 11ª tappa del Giro d’Italia. Lo spagnolo è stato seguito dall’italiano Alessandro De Marchi della BMC, Mirco Maestri della Bardiani CSF e Fausto Masnada dell’Androni Sidermec.
Il gruppo di Sanchez ha lavorato bene davanti, ma, sfortunatamente, il gruppo non ha mai dato loro troppo spazio, mantenendo il distacco di circa 3 minuti. Nonostante tutti gli sforzi del corridore dell’Astana e dei suoi compagni di fuga, sono arrivati dietro l’ottimo Simon Yates della Mitchelton Scott che ha sgretolato il gruppo ed è andato a vincere la tappa. Tom Dumoulin della Sunweb è arrivato secondo a 2 secondi di distacco con Davide Formolo della Bora Hansgrohe in terza posizione a 5 secondi. Luis Leon Sanchez è rammaricato per la mancata vittoria: il ciclista spagnolo ha scollinato bene sul Muro di Filottrano e ha accarezzato l’idea di trionfare sul traguardo di Osimo. Il corridore dell’Astana aveva intenzione di dedicare il successo a Michele Scarponi, ex compagno di squadra morto nel 2017 a causa di un incidente stradale mentre si allenava. Lo spagnolo ha analizzato la sua prestazione: “volevo vincere la tappa per dedicarla a Michele, ma la tattica non ha funzionato. Il gruppo dei fuggitivi è stato di soli cinque corridori ed è stato davvero difficile mantenere un distacco importante”.