Fabio Aru e le sensazioni dopo il ritiro dalla 101ª edizione del Giro d’Italia: il sardo non vuole fare drammi
Fabio Aru non ce l’ha fatta. Il sardo della UAE Team Emirates, nonostante i buoni propositi di portare a termine quello che per lui si è rivelato un Giro d’Italia 101 deludente e amaro, è crollato nella tappa di ieri, arrendendosi a 41 km dal via della frazione che ha portato i corridori a Bardonecchia. Il sardo, seppur deluso e amareggiato, non vuole fare drammi e cerca di dare a se stesso e a tutti coloro che credono in lui, la carica giusta per continuare a lottare e lavorare sodo: “avevo detto che avrei valutato giorno per giorno le mie sensazioni proprio perché sentivo di vivere qualcosa di anomalo della mia vita sportiva. Ho provato a reagire, onorare la maglia che indosso, esaltare i tifosi e la corsa Rosa, ma non ce l’ho fatta. Sono fortemente dispiaciuto per tutto questo, per la mia squadra, per gli sponsor che rappresento, per la mia famiglia, ma non aveva più senso andare avanti. Non faccio drammi, questo è lo sport e forse, anche se mi costa dirlo in questo momento, è il suo bello. Cercherò di resettare e di capire assieme alla squadra cosa sia successo, poi ripartirò pensando al resto della stagione, perché è questo quello che si deve fare nelle difficoltà“, ha dichiarato Aru dopo il suo ritiro