Il team manager del team Sky ha svelato come la squadra abbia proposto a Froome di ritirarsi dal Giro per alcuni fastidiosi dolori
Il Giro d’Italia entra finalmente nel vivo, lo Zoncolan in programma oggi metterà a dura prova i ciclisti rivoluzionando certamente la classifica generale. Simon Yates ha intenzione di tenersi stretta la maglia rosa, ma non sarà facile contro un gruppo di avversari determinati a compiere proprio in questa tappa lo strappo decisivo. Chris Froome punta a riscattare una prima parte di corsa davvero anonima, caratterizzata da cadute e fastidi che lo hanno fatto scivolare ad oltre tre minuti dal leader.
I problemi adesso sono tutti superati, ma non sono mancati momenti delicati come rivela Dave Brailsford, il team manager di Sky: “la caduta di Gerusalemme è stata più pesante di quanto ha detto Chris, tanto che in una scala di valori da 0 a 10 il suo dolore è stato di 9 per tre-quattro giorni. Al termine della tappa di Praia a Mare gli avevamo anche proposto di ritirarsi. Lui non ne ha voluto sapere, ha sempre creduto di poter lottare per la vittoria. È stato lui a voler restare qui. La caduta lo ha anche costretto a pedalare “storto”. Il dolore sul lato destro del corpo lo ha portato a spingere di più con la gamba sinistra e pochissimo con la destra. Questo gli ha provocato un’asimmetria con conseguenti altri problemi muscolari. Il cerotto che vedete sul ginocchio destro ne è la dimostrazione. Poi Chris è andato migliorando e in queste ultime due tappe, finalmente, il problema sembra risolto. Chris ha sistemato pure un problema che aveva da tempo. In pratica soffriva per continue irritazioni al soprassella. Ci siamo rivolti a un medico specializzato in chirurgia plastica, che lavora abitualmente con gente con arti amputati. Spesso queste persone lamentano problemi di grandi irritazioni della pelle nelle zone del corpo in cui si innestano la protesi. Abbiamo trovato la soluzione ideale“.
Sono tante le contromisure prese dall’entourage di Froome, Castelli ha lavorato sul pantaloncino alleggerendone la schiuma nella parte centrale, mentre Fizik ha messo a punto una sella speciale più larga che non recasse fastidio al ciclista nei momenti di massimo sforzo. Intanto, il britannico ha presentato lo Zoncolan, identificandola come la tappa più importante del Giro: “lo Zoncolan è una salita brutale, alla fine ci saranno grandi distacchi tra gli uomini di classifica. Sì, è una tappa decisiva. Ovviamente spero in qualcosa di meglio rispetto a quanto ho fatto finora. Sono fiducioso perché mi sento sempre meglio giorno dopo giorno. Tutti guardano Tom, al momento, è lui il leader virtuale, se pensiamo alla cronometro che ci aspetta martedì. Quindi mi aspetto che siano in molti, Yates su tutti, a volere guadagnare su di lui. Vorrei finalmente avere una bella giornata“.