Fabio Aru ha intenzione di ripagare la fiducia che Beppe Saronni, general manager dell’UAE Team Emirates, vincendo il Giro d’Italia
Dopo il giorno di riposo, Fabio Aru e la UAE Team Emirates hanno voglia di regalare emozioni a tutti i tifosi del Giro d’Italia. La maglia tricolore in carica ha il grande obiettivo di vincere la maglia rosa e di conquistare una grande corsa a tappe dopo il successo ottenuto alla Vuelta di Spagna nel 2015. Fabio Aru nelle prime tre tappe del Giro d’Italia ha perso secondi preziosi nella cronometro vinta da Dumoulin, capitano della Sunweb e adesso si trova a 51 secondi da Rohan Dennis della BMC, attuale leader della classifica generale. Fabio Aru potrebbe recuperare secondi preziosi nella sesta tappa del Giro d’Italia, quando i corridori saliranno sull’Etna. Insieme a Paolo Tiralongo, il sardo ha percorso varie volte la frazione (rispetto al 2017 verrà scalato un versante diverso), come ha rivelato alla ‘rosea’:
“tutto diverso: meno esposto al vento, con punti veramente duri, potrebbe scavare differenze maggiori ma dipende da come verrà preso “sotto”, all’inizio. Aver trascorso una settimana in ritiro sul vulcano può essere un vantaggio, poi ci sono i consigli di Tiralongo“.
Fabio Aru al Giro d’Italia ha voglia ripagare la fiducia posta da Saronni, general manager dell’UAE Team Emirates, e ha intenzione di dare il 110% durante la corsa in rosa. Il sardo ha parlato delle strategie manageriali del grande corridore italiano:
“ho grande stima per Saronni: ha gestito col resto della dirigenza i primi mesi dell’anno senza metterci pressione. Dobbiamo ringraziarli e ripagarli. Qui ci sono corridori che hanno un futuro assicurato. Prendete Conti (11° in classifica a 30” da Dennis): avete visto com’è andato nella crono? Ognuno deve avere la sua chance in un grande Giro. Nel rispetto di quello che è l’obiettivo del gruppo, è giusto lasciare un po’ di libertà”.
Fabio Aru grazie al ciclismo ha scoperto tantissimi paesi e visitato tante città. Il ciclista dell’UAE Team Emirates ha svelato qual è la sua Nazione preferita per fare delle vacanze:
“sono stato a Zanzibar e soprattutto in Madagascar: già quattro volte e non vedo l’ora di tornarci. Paesaggi indimenticabili, gente meravigliosa che sorride nonostante mille problemi. Ho apprezzato sapori del tutto inaspettati. Un esempio? In Madagascar mangiano la carne di zebù (una specie bovina diffusa tra Africa e Asia, ndr). Buonissima. In futuro vorrei visitare il Sudafrica, l’Australia, la Polinesia… lista lunga”.
La vita del corridore è faticosa e trovare giorni liberi è davvero difficile e complicato. Tra viaggi, allenamenti, ore e ore di palestra, i ciclisti passano davvero poco tempo con la famiglia. Fabio Aru ha analizzato nel dettaglio la sua vita privata:
“da gennaio a oggi ho passato 14 giorni a casa. E nel 2019 saranno dieci anni di questa vita con la valigia in mano. Io e Valentina (la fidanzata, ndr) cerchiamo di organizzarci per vederci più possibile. È un sacrificio, un investimento sul lavoro che faccio, che per me è qualcosa di sacro. Quando smetterò, vorrò solo famiglia, amore, magari dei figli. E viaggi”.