Giro d’Italia, l’arma segreta di Domenico Pozzovivo: “Mimmuzzo da Policoro” con cuore ed esperienza verso una grande impresa. Ecco perchè può fare sognare tutta l’Italia
E’ il miglior italiano in classifica generale al Giro d’Italia Domenico Pozzovivo, lucano di Montalbano Jonico vicino Policoro in provincia di Matera: terzo a poco più di tre minuti da Simon Yates e poco più di due minuti da Tom Dumoulin. Oltre ogni più rosea aspettativa. Sta vivendo un momento di forma eccezionale, e senza gli abbuoni sarebbe 38” più vicino a Yates e 6” più vicino a Dumoulin, oltre ad avere 6” in più di vantaggio su Froome e 10” in più su Pinot. La storia ovviamente non si fa con i “se”, ma il dato senza abbuoni dimostra il vero valore espresso su strada dove Pozzovivo in salita è sempre stato tra i più brillanti in assoluto. E adesso ha un’arma segreta, un vero e proprio asso nella manica. Già, perché lui è il più esperto tra i big in classifica generale. E’ l’unico che conosce bene il Giro d’Italia, che emerge alla terza settimana con doti di fondista e che nelle tre grandi tappe alpine di Giovedì, Venerdì e Sabato potrebbe addirittura inseguire un grande sogno verso la maglia rosa.
Yates, infatti, è un’incognita sulla tenuta. Dumoulin e Froome sono un lontano ricordo dei fenomeni di appena un anno fa. L’asso nella manica di “Mimmuzzo da Policoro” è proprio l’esperienza. Ha 35 anni, è al suo 12° Giro d’Italia. L’unico veterano. Impressionante, infatti, la differenza anagrafica e di presenze al Giro con tutti gli altri big della classifica generale.
Simon Yates, infatti, ha appena 25 anni ed è al suo 1° Giro d’Italia. Tom Dumoulin ha 27 anni ed è al suo 3° Giro d’Italia (ma nel 2016 si era ritirato dopo 10 tappe). Anche Thibaut Pinot ha 27 anni, ed è al suo 2° Giro d’Italia. Chris Froome è l’unico che si avvicina a Pozzovivo per età: ha 33 anni, ma nonostante tutto questo è il suo 3° Giro d’Italia, il primo da campione (gli altri li ha corsi tutti in modo anonimo prima del 2010, da ragazzino). Poi ancora ci sono Rohan Dennis, 27 anni al 2° Giro d’Italia (ma l’anno scorso si era ritirato dopo 3 tappe), Miguel Angel Lopez e Richard Carapaz, entrambi di appena 24 anni ed entrambi al 1° Giro d’Italia. Undici anni e undici Giri meno del Pozzo.
Magari andranno bene nelle tappe finali, ma non hanno certo l’esperienza di Pozzovivo che s’è gestito meglio di tutti e ha dato l’impressione di essere molto attento e di correre con grande intelligenza tattica. L’anno scorso ha concluso al 6° posto in classifica generale, il suo miglior piazzamento di sempre dopo il 5° posto del 2014. E’ arrivato a 3′ e 11” da Dumoulin, lo stesso identico ritardo che ha oggi da Yates. Ma soprattutto, al quarto posto c’era Pinot con due minuti esatti di vantaggio su Pozzovivo. Che ha cambiato squadra, è andato al Team Bahrain-Merida soprattutto per aiutare Vincenzo Nibali a vincere il Tour de France dove a luglio lo scorterà da gregario di lusso verso la maglia gialla, in una squadra dal nome arabo ma dallo spirito terrone.
E invece eccolo qui a combattere al Giro d’Italia per il podio e chissà magari anche qualcosa di più. Lui, veterano contro i ragazzini. Saggio ed esperto contro la forza e la fame di chi corre con l’incoscienza e la brillantezza delle prime volte. Ce la farà il nostro Mimmuzzo di Policoro? Intanto il risultato più grande l’ha già raggiunto: l’Italia è pazza di lui ed è l’orgoglio tricolore in un Giro sempre più multietnico e competitivo.