La reazione di Sebastian Vettel al contatto con Verstappen pare abbia colpito maggiormente nel segno rispetto a quella di Rossi con Marquez: a volte è meglio ignorare che attaccare
Due reazioni diverse, due modi di agire completamente differenti che fanno analogamente rumore. Sebastian Vettel e Valentino Rossi, due piloti vincenti e al tempo stesso irrequieti, che hanno dimostrato nel corso della loro carriera di non gradire l’irruenza di alcuni propri colleghi. Nel mirino del tedesco e del pesarese sono finiti ormai da qualche anno Max Verstappen e Marc Marquez, vere e proprie mine vaganti in gara, quando la posta in palio si fa davvero alta. Dopo il contatto ravvicinato tra il pilota della Honda e quello della Yamaha avvenuto a Termas de Rio Hondo, ecco che lo stesso scenario riappare anche a Shanghai, sede del terzo appuntamento del Mondiale di Formula 1. L’olandese è più veloce del ferrarista, ma decide comunque di tentare un sorpasso impossibile, rovinando non solo la gara di Seb ma anche la propria, visto che sfuma la doppietta Red Bull.
Se una settimana fa la reazione di Valentino Rossi era stata rabbiosa, con l’allontanamento di Marquez dal proprio box e le successive parole al veleno verso lo spagnolo, quella di Vettel appare completamente diversa. Il faccia a faccia avviene subito, a Verstappen lo va a cercare proprio il tedesco appena sceso dalla monoposto. Poche frasi scambiate uno di fronte all’altro nel parco chiuso, davanti a telecamere e curiosi. L’olandese sta zitto e annuisce, ammettendo le proprie colpe e scusandosi con il quattro volte campione del mondo, sorprendentemente tranquillo rispetto a come ci aveva abituato in passato. Anche le sue parole nel post gara alimentano pace e comprensione, con il tedesco che etichetta il contatto come semplice avvenimento di gara. Tutto il contrario di quanto aveva fatto Rossi in Argentina, accusando Marquez di distruggere il motociclismo e di non volerlo più vedere vicino a sé.
Dichiarazioni dettate da quanto accaduto a Sepang nel 2015, ma anche Vettel ha nel suo passato incontri ravvicinati con Verstappen, come quello in Messico di due anni fa, quando il tedesco se la prese con Whiting via radio. La lezione dal ferrarista pare sia stata imparata, Valentino Rossi invece non vuole saperne di giustificare Marquez: caratteri diversi certo, ma a volte fa più male all’avversario la comprensione che l’attacco, punge più l’amore del… veleno. La faccia di Verstappen lo conferma, le dichiarazioni di Marquez dopo l’attacco a Valentino anche… Forse il Dottore avrebbe fatto meglio a comportarsi come Vettel, uscendone ancor più da signore. Non credete?