Il campione d’Europa in carica, Alexander Kristoff, racconta cosa è successo nel contatto con Martin alla Parigi-Roubaix
La combattività di Bystrom, l’efficace esperienza di Marcato e la sfortuna di un altrimenti concreto Kristoff. La Parigi-Roubaix dell’UAE Team Emirates è stata caratterizzata da questi tre spunti e ha portato un bottino che consta del 18° posto di Marco Marcato (3’07” dal vincitore Sagan) e della 27ª posizione di Sven Bystrøm (+4’23”), il quale può aggiungere anche ben 150 km di fuga al racconto della sua prima partecipazione alla corsa del pavè. Alexander Kristoff ha dovuto dire addio a ogni ambizione di risultato quando al traguardo mancavano 40 km e mentre pedalava nel gruppo dei migliori atleti. Il campione d’Europa ha spiegato la sua corsa:
“la mia Parigi-Roubaix è purtroppo terminata quando Martin è caduto in mezzo al gruppo e sono finito a terra anche io. Viaggiavamo a 60 km orari, ho battuto con forza la schiena a terra e ci è voluto qualche minuto per far passare il dolore. Sono riuscito a ripartire e a giungere al traguardo, ma ormai i migliori erano lontani. Peccato, perché mi sentivo bene ed ero rientrato nel gruppo, dopo che nei primi settori di pavè il plotone si era spezzato per qualche caduta ed avevo superato una foratura”.