MotoGp – Gibernau non ci sta! Il manager di Pedrosa rimprovera la Race Direction: “serve un nuovo regolamento”

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Sete Gibernau contro la Direzione Gara dopo il caos totale del Gp d’Argentina

Non solo Marquez! In Argentina tanti sono gli episodi che hanno fatto e faranno ancora discutere. Quanto accaduto tra il campione del mondo in carica e Valentino Rossi sicuramente avrà conseguenze più serie nel mondo delle due ruote a causa dell’importanza del nove volte campione del mondo, ma in pochi parlano ancora di quello che è stato il primo contatto della gara, che non va assolutamente sottovalutato. Ancor prima ti terminare il primo giro infatti Dani Pedrosa si è ritrovato sulla ghiaia, dopo un brutto volo, a causa di un contatto con Zarco che lo ha mandato sul bagnato e lo ha fatto scivolare via. Lo spagnolo proprio a causa di questa caduta è stato sottoposto ieri ad un intervento chirurgico al polso destro ed è ancora incerta la sua partecipazione al Gp di Austin. Ai microfoni di MovistarTv, Sete Gibernau, manager di Pedrosa, ha mostrato tutto il suo disappunto verso il modo di operare della Direzione Gara:

“E’ stato un peccato perché penso che fosse in grado di fare una buona gara, ma sfortunatamente ha avuto un incidente con Zarco ed è caduto. Ho sempre detto che questo è uno sport meraviglioso, che contiene già un grande rischio di cadere dalla moto. Tutti sono molto coraggiosi oltre ad essere dei grandi piloti, ma sono molto convinto nel sottolineare che non si tratta di uno sport di contatto. La Direzione Gara deve fare uno sforzo per evitare i contatti ed essere molto chiara sul fatto che non sei più coraggiosi perché tocchi un altro pilota. I rischi sono già sufficienti per i piloti, soprattutto in condizioni difficili come domenica, in cui sembra che i contatti facciano parte dello sport della moto. Bisogna stare molto attenti. Il contatto non fa parte di questo meraviglioso sport. Non è necessario, sono tutti coraggiosi anche senza il bisogno di arrivare al contatto. Ovviamente bisogna vedere ogni azione separatamente, ma bisogna trovare una soluzione per limitare i contatti. Io sarei a favore di questo. Se sanzioniamo i contatti, per quanto lievi, anticiperemmo molti problemi. I piloti avrebbero chiaro in testa che un contatto equivale ad una sanzione e lo eviterebbero. Perché ho paura che alla fine qualcuno si farà davvero male. Devono fare un regolamento abbastanza chiaro per non raggiungere quel punto. Devono sedersi e vedere cosa cambiare per migliorare la situazione, mettere delle basi. Perché sono convinto che tutti vogliono che questo sia uno sport pulito e senza infortuni. E i primi interessati dovrebbero essere quelli della Race Direction. Serve un regolamento più comprensibile e chiaro. Se siamo severi, i piloti ci penseranno di più prima di fare certe manovre. Penso che sarebbe d’aiuto, questa è la mia opinione. E’ inutile lamentarsi del mondo intero se poi nessuno fa nulla. Dobbiamo sederci, per primi i piloti, per stilare un regolamento che dal mio punto di vista dovrebbe essere piuttosto severo per evitare situazioni come quella di domenica”.

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