L’allenatore dell’Inter sbaglia completamente il cambio nel finale e permette alla Juventus di portare a casa tre punti pesantissimi in ottica scudetto
Per raccontare questa partita bisogna partire dalla fine, dalla scelta sciagurata di Luciano Spalletti. Fuori Mauro Icardi e dentro Davide Santon, la Juventus insegue e l’Inter pregusta una vittoria pazzesca in dieci contro undici. Due minuti e cambia tutto, prima Cuadrado con la complicità di Skriniar e poi Higuain ribaltano il risultato. Ma a guardar bene, chi ci mette lo zampino in entrambe le situazioni? Esatto, proprio Davide Santon, che lascia sgusciare il colombiano in occasione del 2-2 e si perde l’argentino sulla punizione di Dybala. Una sostituzione sciagurata che costa carissima all’Inter, costretta ad alzare bandiera bianca al termine di una partita pazzesca. Un inizio difficile, caratterizzato dal gol di Douglas Costa e dall’espulsione di Vecino, cancellato grazie ad un gioco spumeggiante e aggressivo, utile per mettere alle corde i bianconeri e spingerli verso la propria metà campo. Non sembravano con un uomo in meno i nerazzurri, anzi, addirittura con uno in più. Fraseggi veloci e verticalizzazioni improvvise, utile per creare pericoli e grattacapi a Buffon e compagni.
La svolta nella ripresa, Cancelo disegna un parabola perfetta e Icardi fa 1-1, prima che Perisic si beva Cuadrado e costringa Barzagli all’autogol. Allegri vede le streghe, lo scudetto si allontana, il Napoli gode e pregusta il sorpasso. Il tutto prima che Spalletti decida di modificare le sorti dell’incontro, togliendo Icardi e piazzando in difesa un imbarazzante Santon, che ne combina di tutti i colori permettendo ai bianconeri di ribaltare l’incontro. Allegri respira, la Juventus torna a più quattro e l’Inter rischia di allontanarsi dalla Champions: fa tutto Spalletti, a lui i bianconeri devono dire grazie.